Milano – Xiaomi, come ha confermato una ricerca di Boston Consulting Group “è una delle ’50 aziende più innovative del 2022′ ” e nel segno di questa innovazione “vogliamo esplorare anche territori più ‘premium’, ma senza mai dimenticare la nostra filosofia, quella di fornire prodotti di alto valore al miglior prezzo, coprendo tutte le gamme. La serie Xiaomi 12T, appena lanciata, va proprio in questa direzione, combinando caratteristiche esclusive e professionali, come il sistema di imaging avanzato, con un prezzo non proibitivo, ma corrispondente alle sue caratteristiche tecniche”. Lo sottolinea Wen Ou, General Manager Western Europe del brand cinese, reduce dalla presentazione di numerosi dispositivi, dagli smartphone alto di gamma 12T e 12T Pro a nuovi televisori, aspirapolvere, auricolari, tablet e un dispositivo indossabile.
Evidenziando le “promozioni di lancio che prevedono prezzi early bird o bundle molto interessanti” Wen spiega la volontà “di riuscire a parlare a diverse categorie di consumatori, considerando anche che proprio il mercato sta testimoniando come il ciclo di vita di uno smartphone si stia allungando e come gli acquisti stiano premiando anche la fascia più alta dell’offerta di dispositivi”. Quanto alla crescita nel nostro paese, il manager Xiaomi ricorda come “in Europa occidentale ci siamo classificati al terzo posto con una quota di mercato del 15,8%, occupando il primo posto in Spagna e il terzo nel Regno Unito, in Francia, in Germania e in Italia”. “Proprio l’Italia è sempre stata per noi un mercato centrale e prioritario, grazie alla forte attenzione alla combinazione prezzo-valore del prodotto e al fatto che la reazione dei consumatori e dei nostri fan è sempre stata una preziosa guida per il futuro. Pertanto, vogliamo continuare a lavorare con costanza e passione per portare i nostri prodotti innovativi a un numero sempre maggiore di persone in tutta Europa, Italia compresa”.
Smartphone a parte, Xiaomi sta estendendo la propria offerta, anche perché “la presenza di prodotti AIoT è letteralmente esplosa negli ultimi anni, trainata in particolare dalle soluzioni per la casa intelligente, che si stanno rivelando uno dei settori più dinamici e caratterizzati da un alto tasso di innovazione”. Wen Ou precisa che “in questo scenario il nostro ecosistema è un pilastro della nostra strategia Smartphone x AIoT, poiché siamo l’unico marchio a fare dell’interconnessione tra dispositivi uno dei cardini della propria offerta. Lo smartphone è solo un punto di partenza con cui affrontare un mondo intelligente”. “Parlando di numeri, escludendo smartphone, tablet e PC portatili, i dispositivi connessi all’IoT di Xiaomi sono attualmente 526,9 milioni, il 40,7% in più rispetto allo scorso anno. I ricavi dell’IoT e del “lifestyle” hanno raggiunto i 2,89 miliardi nel secondo trimestre dell’anno. Queste cifre – spiega il manager – rispecchiano un’attività economica significativa, e anche la situazione nell’UEO e in Italia si sta sviluppando”.
“Nel 2021, il mercato della smart home in Italia è cresciuto del 29% rispetto all’anno precedente, raggiungendo un valore complessivo di 650 milioni di euro (dati dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano). Continuiamo inoltre a investire nella guida autonoma, con oltre 480 milioni di euro stanziati per l’implementazione della tecnologia; allo stesso tempo, stiamo lavorando anche sulla robotica; infine, continuiamo a essere leader nel mercato wearable. Xiaomi Smart Band 7 Pro ha venduto oltre 400.000 unità nella Cina continentale dal momento del lancio e non vediamo l’ora di vedere la reazione del mercato europeo”. Wen pone poi l’accento sulla offerta di tv set, ricordando che “i televisori non sono più solo strumenti “passivi”, ma terminali intelligenti collegati ad altri dispositivi, che spesso fungono da “centro” della nostra casa. In quest’ottica, il nostro impegno non poteva che essere rafforzato”.
“Si pensi, ad esempio, alla Serie Tv F2, la prima serie di smart TV di Xiaomi con Fire TV integrata, che consente ai consumatori un’esperienza d’uso ancora più smart grazie all’intelligenza di Alexa, e alla serie Q2 appena lanciata, che con l’integrazione di Google TV, una novità assoluta per i TV Xiaomi, offrirà agli spettatori contenuti personalizzati e infinite fonti di intrattenimento. I risultati sembrano quindi incoraggiarci in questa direzione. Nel secondo trimestre del 2022, i televisori spediti hanno raggiunto i 2,6 milioni, in controtendenza rispetto al calo generale del mercato globale, rendendo Xiaomi il brand di televisori numero 1 in Cina e tra i primi 5 al mondo. Gli utenti attivi mensili che possiedono smart TV, Xiaomi Box e Xiaomi TV Sticker di Xiaomi sono ad oggi 53 milioni. Inoltre, grazie ai vantaggi di costo derivanti dalle nostre economie di scala e ai prezzi più bassi dei componenti chiave, il margine di profitto lordo della nostra attività di smart TV è aumentato significativamente nel secondo trimestre rispetto all’anno precedente”.