La scorsa settimana è stata caratterizzata da un ritorno della forza del biglietto verde che ha così interrotto la striscia negativa verso euro, che durava da ben tre settimane consecutive
Mps Capital Services, la sezione di Montepaschi dedicata agli investimenti, sottolinea il dato mettendolo in relazione con il contesto di volatilità in aumento. A tranquillizzare gli investitori sul futuro prossimo del biglietto verde, ci ha pensato anche il tono tendenzialmente dovish, utilizzato in conferenza stampa da Jerome Powell, spingendo lo scambio euro-dollaro al suo massimo da oltre due mesi.
Apprezzamento sul dollaro
Tuttavia, alla fine della settimana ha prevalso sia il miglioramento del quadro macro (hanno sorpreso in particolar modo i consumi nella lettura preliminare del Pil del primo trimestre) sia le dichiarazioni di Kaplan, membro Fed non votante, in merito alla potenziale discussione sul tapering visto i segnali di eccessi che stanno arrivando dai mercati finanziari. Il tutto ha portato ad un forte apprezzamento del dollaro, il più marcato da 13 mesi, nella sola seduta di venerdì.
In tale contesto il comparto emergente ha continuato ad esibire un andamento estremamente eterogeneo, caratterizzato dal recupero di rupia indiana e lira turca e dal deprezzamento del peso, sia messicano che colombiano. In ogni caso l’attenzione sarà incentrata, in settimana, sulla riunione della Banca centrale brasiliana che ha già di fatto pre-annunciato un ulteriore rialzo da 75pb.
La Banca Centrale
In agenda anche il meeting della Banca centrale turca, particolarmente monitorata dagli operatori dopo che le dichiarazioni del governatore della Banca centrale hanno dato un po’ di respiro alla lira turca (il cambio EurTry era infatti momentaneamente schizzato su nuovi massimi storici) che non è escluso abbia beneficiato anche di un possibile intervento sul forex (tramite l’utilizzo delle riserve in valuta estera) da parte dello stesso Istituto monetario.
Sul fronte speculatori, non ci sono spunti di rilievo particolarmente interessanti visto che, secondo i dati della CTFC, il posizionamento netto lungo sull’EurUsd, e quello analogo incrociato sull’EurGbp, è rimasto pressoché sugli stessi livelli della settimana precedente.