Nel primo semestre 2021, il Gruppo Salvatore Ferragamo ha realizzato ricavi consolidati pari a 524 milioni di euro, riportando un aumento del 44,2% a tassi di cambio correnti (+46,2% a cambi costanti2) rispetto ai 363 milioni di euro registrati nel primo semestre 2020.
I ricavi del secondo trimestre 2021 hanno registrato un aumento del 91,3% a tassi di cambio correnti (+90,5% a cambi costanti2), rispetto allo stesso periodo del 2020. L’aumento del fatturato è stato realizzato nonostante il permanere, in alcuni paesi, di blocchi o limitazioni alle attività commerciali con evidenti riflessi sul traffico internazionale, dovuti alla pandemia da Covid-19.
L’utile netto del periodo, inclusivo del risultato di terzi, è pari a 33 milioni di euro, rispetto agli 86 milioni di euro negativi registrati nel primo semestre 2020. L’utile netto di pertinenza del Gruppo risulta pari a 31 milioni di euro, rispetto agli 82 milioni di euro negativi del primo semestre 2020.
Il margine lordo del primo semestre 2021 è stato pari a 361 milioni di euro, in aumento del 62,8% rispetto al primo semestre 2020. L’incidenza sul fatturato è aumentata di 790 punti base, passando dal 61,0% al 68,9%, principalmente grazie ad un aumento delle vendite a prezzo pieno e ad un più favorevole mix geografico, di canale e di prodotto, nonché a minori accantonamenti per obsolescenza.
Il risultato operativo lordo (EBITDA1) è passato pertanto dai 32 milioni di euro del primo semestre 2020, a 144 milioni di euro, con un’incidenza percentuale sui Ricavi del 27,5% rispetto al 8,8% del primo semestre 2020.
Il Consiglio di amministrazione ha conferito tutti i poteri di ordinaria amministrazione al vicepresidente esecutivo Michele Norsa: quest’ultimo, si legge in una nota, assumerà la responsabilità della gestione aziendale a seguito della cessazione dell’incarico dell’attuale amministratore delegato Micaela Le Divelec Lemmi, dimissionario con efficacia dal 7 settembre, secondo quanto annunciato nel luglio scorso.