Habemus accordo. Nella giornata di ieri, 18 luglio, l’Opec+ ha concordato di allentare ulteriormente i tagli all’offerta di petrolio a partire da agosto e di estendere un patto generale di gestione dell’offerta fino alla fine del 2022.
In base all’accordo, l’Opec+, un gruppo di 23 nazioni guidate dall’Arabia Saudita e inclusa la Russia, aumenterà la produzione ogni mese di 400.000 barili al giorno, a partire da agosto; ciò consentirà entro la fine di settembre 2022 di recedere gradualmente dagli attuali obblighi su una riduzione della produzione di 5,8 milioni di barili al giorno. Una decisione che sblocca così lo stallo con gli Emirati Arabi Uniti, che avevano bloccato l’accordo per incrementare la produzione.
La quota di produzione degli Emirati è stata infatti aumentata a 3,5 milioni di barili al giorno, meno dei 3,8 milioni richiesti ma più degli iniziali 3,17 milioni previsti e su cui si è consumato lo scontro.
Anche se questa intesa potrebbe, almeno per ora, scongiurare una “guerra dei prezzi” con i barili di riferimento, il WTI e il Brent, per gli analisti permangono ancora alcuni dubbi sul fatto che la quantità di volume ripristinata dall’Opec+ sia effettivamente sufficiente a tenere nei prossimi mesi i prezzi sotto controllo, dato che la domanda dovrebbe continuare a crescere.