La Berkshire Hathaway di Warren Buffett ha deciso di aderire all’opa lanciata dalle Generali su Cattolica Assicurazioni, apportando la quota detenuta dalla controllata General Reinsurance, almeno secondo quanto dichiarato da una fonte vicina alla situazione.
Come sottolinea Reuters, questa mossa avvicinerebbe il principale assicuratore italiano a un passo più vicino al controllo del suo rivale più piccolo: le azioni apportate fanno lievitare la quota del Leone al 42,58%, di cui il 23,67% già in portafoglio prima del lancio dell’opa e l’11,8% consegnato dal cda della compagnia veronese, avvicinandosi così alla soglia del 50% più un’azione che la società ha posto come condizione dell’offerta.
La società triestina è diventata lo scorso anno il primo azionista di Cattolica con una quota del 23,7%, relegando al secondo posto Berkshire Hathaway se si esclude il 12,3% detenuto dalla stessa Cattolica. L’oracolo di Omaha dovrebbe detenere un pacchetto di circa il 6,9% di Cattolica, dopo che la sua quota del 9% si è diluita per effetto dell’aumento da 300 milioni di euro riservato a Generali. La controllata della Hathaway Berkshire aveva pagato le azioni 7,35 euro l’una: al lordo dei dividendi incassati nel 2018 e nel 2019, il rendimento è stato in quattro anni del 3,4%, meno dell’1% all’anno. Non l’investimento della vita per Buffett.
L’offerta, iniziata il 4 ottobre 2021, terminerà il prossimo 29 ottobre 2021, ovvero alla fine di questa settimana. Domani il cda della Fondazione Banca del Monte di Lombardia, che ha in portafoglio il 3,16% delle azioni della compagnia di assicurazioni di Verona, dovrà decidere se aderire o meno all’offerta.
Come sottolinea il quotidiano, La Provincia Pavese, accettando l’offerta di Generali – 6,75 euro ad azione – la Fondazione incasserebbe 57 milioni 649.455 euro, che è esattamente il valore iscritto in bilancio dopo la svalutazione decisa dal cda in sede di approvazione del bilancio del 2020.