Il Consiglio di Amministrazione di Juventus Football Club S.p.A. ha approvato il bilancio consolidato per l’esercizio chiuso al 30 giugno 2021.
L’esercizio 2020/2021 si chiude con una perdita consolidata di € 209,9 milioni, rispetto a una perdita di € 89,7 milioni dell’esercizio precedente.
In dettaglio, la maggiore perdita è principalmente dovuta a minori ricavi pari a € 92,7 milioni, in conseguenza sia degli effetti direttamente provocati dalla pandemia sulla vendita di biglietti e vendita di prodotti, licenze e assimilati (€ 47,9 milioni in totale), nonché ai minori ricavi da diritti pluriennali alle prestazioni calcistiche (€ 128,8 milioni); tali effetti negativi sono stati parzialmente compensati dai maggiori ricavi per diritti televisivi e radiofonici (€ 68,9 milioni di cui € 63 milioni relativi al citato maggior numero di partite giocate nel periodo in esame).
Da segnalare l’andamento positivo dei ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità (in aumento rispetto all’anno precedente), nonché l’incremento dei ricavi da e-commerce, che ha parzialmente compensato l’inevitabile diminuzione dei ricavi delle attività fisiche I negozi.
I costi operativi aumentano di 35,2 milioni di euro, principalmente per maggiori spese sul personale tesserato, interamente e regolarmente liquidate nel periodo di riferimento; la variazione è dovuta al fatto che tale voce beneficiava nell’esercizio precedente di minori costi dovuti a rinegoziazioni individuali con personale iscritto all’albo relative al contesto pandemico.
Il patrimonio netto di Gruppo al 30 giugno 2021 ammontava a € 28,4 milioni; la variazione rispetto al saldo di € 239,2 milioni al 30 giugno 2020 riflette quasi interamente il risultato del periodo (€ -209,9 milioni).
“Per una corretta interpretazione dei dati va anzitutto precisato che l’esercizio 2020/2021 è stato significativamente influenzato – come tutte le aziende del settore – dalla diffusione della pandemia di Covid-19 e dalle conseguenti misure restrittive imposte dalle Autorità. La pandemia ha inciso significativamente – direttamente e indirettamente – sui ricavi da vendita biglietti, sui ricavi da vendita di prodotti e licenze e sui ricavi da prestazione sportiva dei calciatori, con un conseguente inevitabile impatto negativo sia di natura economica che finanziaria sul risultato di periodo e sul patrimonio netto, e di natura finanziaria sul flusso di cassa e sull’indebitamento. Tali effetti negativi sono stati parzialmente compensati dai maggiori ricavi da diritti televisivi e radiofonici, dovuti al rinvio rispetto all’anno precedente di alcune partite di competizioni nazionali e internazionali, a causa della pandemia” scrive la società in una nota ufficiale.