Il tasso di inflazione annuale dell’area euro è stato del 3,4% a settembre 2021, in aumento dal 3,0% di agosto. Un anno prima, il tasso era del -0,3%. L’inflazione annuale dell’Unione Europea è stata del 3,6% a settembre 2021, in aumento dal 3,2% di agosto. Un anno prima, il tasso era dello 0,3%.
Questi dati sono pubblicati da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea.
I tassi annuali più bassi sono stati registrati a Malta (0,7%), Portogallo (1,3%) e Grecia (1,9%). I tassi annuali più elevati sono stati registrati in Estonia, Lituania (entrambe 6,4%) e Polonia (5,6%).
In Italia il tasso si attesta a 2,9%.
Rispetto ad agosto, l’inflazione annua è diminuita in uno Stato membro, è rimasta stabile in uno ed è aumentata in venticinque. A settembre, il contributo più elevato al tasso annuo di inflazione dell’area dell’euro è venuto dall’energia (+1,63 punti percentuali, pp), seguita dai servizi (+0,72 pp), dai beni industriali non energetici (+0,57 pp) e dai prodotti alimentari, alcolici e tabacco. (+0,44 punti).
Il dato potrebbe tenere sotto pressione la Bce, il cui obiettivo è quello di tenere l’inflazione al 2%, sul mantenimento di una linea ultra espansiva in politica monetaria a sostegno della ripresa.