Oggi avvio nero per le piazze europee: (alle ore 10.10), il Ftse Mib perde l’1,99% a 25438.31 punti, il Cac40 è in calo dell’1,86% a 6454.25 punti, così come il Dax (-1,97% a 14894.590 punti). Tonfo per Aex (-2,17% a 754.47 punti), Ftse 100 (-1,49% a 6971.76 punti) e Ibex35 (-1,46% a 8797.20 punti).
Anche se la chisura di ieri di Wall Street è stata positiva (Dow Jones +0,92%, S&P 500 a +1,5%, Nasdaq a +1,25%), i futures si mostrano in deciso rosso.
Quello che spaventa i mercati è il rendimento dei titoli del Tesoro Usa a 30 anni, salito al livello più alto da giugno, balzando al +2,12% in Asia, un bel salto rispetto all’1,81% di settembre. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco e’ indicato a 107 punti base. In forte aumento il rendimento del BTp decennale italiano che sale allo 0,93% dall’ultima indicazione della vigilia dello 0,86 per cento.
L’indice Nikkei ha invertito la rotta dopo i guadagni iniziali, arrivando a chiudere ai minimi da sei settimane sui timori di una crescita dei tassi di interesse, il rallentamento dell’economia cinese e il basso tasso di popolarità del nuovo primo ministro. Il Nikkei ha chiuso in ribasso dell’1,05% a 27.528,87 punti, ai minimi dal 23 agosto.
I prezzi del greggio hanno toccato a New York i massimi dal 2014 sopra i 79 dollari al barile (Wti novembre). Il Brent si avvicina a quota 83 dollari al barile nella consegna dicembre, sempre al top da ottobre 2018.
Nel valutario l’euro in calo sul dollaro (-0,36%) e scambia a 1,1555, mentre è in leggero rialzo con la sterlina (+0,10%) dove scambia a 0.8516. Il dollaro poco mosso sullo yen (+0,08%), dove scambia a 111.55, mentre è debole il cross tra sterlina e biglietto verde (-0,39%) a 1.3570.
Quasi completamente in rosso il paniere delle 40 big del listino milanese. I peggiori risultati arrivano da Atlantia (-3,09%), Stellantis (-3,01%) e Cnh Industrial (-3,01%).