Sicuramente la settimana finisce meglio di com’è iniziata: Milano chiude sotto la parità a -0,04% ancora sotto quota 26000 (25928.79 punti); si riprende Parigi dalla giornata nefasta di ieri dove aveva chiuso oltre il -2% e chiude le contrattazioni con +0,31% a 6626.11punti, seguita da Francoforte (+0,27% a 15808.040 punti). Chiusura in positivo anche per Londra che guadagna lo 0,41% e si attesta a quota 7087.91 punti, così come Madrid (+0,15% a 8915.30 punti) e Amsterdam (+0,10% a 771.41 punti).
Meglio anche la situazione a Wall Street, dove il Nasdaq guida i guadagni tra gli indici principali, sostenuto dalla forza dei titoli tech, anche se i timori di un possibile rallentamento della ripresa economica e dell’avvio del ‘tapering’ dello stimolo monetario indirizzano il Dow Jones e l’S&P 500 verso la loro settimana peggiore da metà giugno. Alle ore 18.10 il Dow Jones guadagna lo 0,57% a 35092.96 punti, l’S&P 500 lo 0,28% a 4431.05 punti, mentre il Nasdaq segna +0,68% a 14431.05 punti.
Intanto sul fronte delle commodity, il petrolio continua in calo con il Wti e il Brent rispettivamente a 63 e 66 dollari al barile, mentre l’oro è il rialzo (+0,15%) a 1.786 dollari l’oncia.
Lo spread sul Bund sul tratto a dieci anni è a 104 punti base, sui livelli dell’apertura e della chiusura precedente.
Nel valutario l’euro recupera sul dollaro (+0,16%) e scambia a 1,1693, così come nei confronti della sterlina (+0,33%) e scambia a 0.8584. Il dollaro poco mosso sullo yen (+0,03%), dove scambia a 109.79, mentre la moneta britannica in flessione dello 0,06% sul dollaro e scambia a 1.3621.
In cima a Piazza Affari, troviamo DiaSorin (+1,68% a 188.15 euro), STMicroelectronics (+1,52% a 36.385 euro), Amplifon (+1,25% a 43.8 euro) e Enel (+1,00% a 8.001 euro).
Chiude in rosso Moncler, che ha archiviato la seduta a -1,79% a 53.92 euro, seguito da Nexi, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,62% a 17.3 euro.