Secondo l’ultimo rapporto ABI, a settembre 2021 la raccolta da clientela del totale delle banche operanti in Italia era pari a 2.012,2 miliardi di euro in crescita del 5,4% rispetto ad un anno prima.
In dettaglio, i depositi da clientela residente (depositi in conto corrente, depositi con durata prestabilita al netto di quelli connessi con operazioni di cessioni di crediti, depositi rimborsabili con preavviso, pronti contro termine al netto delle operazioni con controparti centrali) hanno registrato, a settembre 2021, una variazione tendenziale pari a +7,0%, con un aumento in valore assoluto su base annua di oltre 117 miliardi di euro, portando l’ammontare dei depositi a 1.799,7 miliardi. La variazione annua delle obbligazioni è stata negativa e pari al -6,4% (-6,1% il mese precedente). L’ammontare delle obbligazioni è risultato pari a 212,5 miliardi di euro.
A settembre 2021, i prestiti a imprese e famiglie sono aumentati del 2,2% rispetto a un anno fa. Tale evidenza emerge dalle stime basate sui dati pubblicati dalla Banca d’Italia, relativi ai finanziamenti a imprese e famiglie (calcolati includendo i prestiti cartolarizzati e al netto delle variazioni delle consistenze non connesse con transazioni, ad esempio, variazioni dovute a fluttuazioni del cambio, ad aggiustamenti di valore o a riclassificazioni). Ad agosto 2021, per i prestiti alle imprese si registra un aumento dell’1,2% su base annua. L’aumento è del 3,7% per i prestiti alle famiglie.
A settembre 2021 i tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento si mantengono su livelli particolarmente bassi, sui minimi storici, e registrano le seguenti dinamiche (cfr. Tabella 9): il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,19% (stesso valore nel mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007); il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è l’1,19% (1,07% il mese precedente; 5,48% a fine 2007); il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è l’1,39% (1,46% ad agosto 2021, 5,72% a fine 2007).