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Aprile 29, 2024 7:36 pm
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Il Direttore della AIE (Agenzia Internazionale dell’Energia) critica l’Europa per quelli che definisce due “errori storici monumentali”, ovvero la dipendenza dal gas russo e l’abbandono dei piani di sviluppo nucleare. Fatih Birol giudica che la UE sia rimasta drammaticamente indietro a Stati Uniti e Cina nei progetti ed ora debba licenziare con urgenza un piano industriale per recuperare il terreno. Secondo l’analisi fornita al Financial Times dal Direttore AIE, il ritardo è dovuto principalmente a regolamentazioni onerose ed a prezzi energetici più alti: l’elettricità in Europa costa il doppio od il triplo rispetto agli Stati Uniti.
Sul settore gas qualcosa è stato fatto. I dati AIE documentano che l’Unione ha attuato una transizione dal gas russo. Nel 2023, nei paesi europei è stata prodotta più elettricità dall’eolico che dal gas mentre la fornitura russa è scesa dal 40% al 15% grazie all’importazione di gas naturale liquefatto. Fondamentali anche gli accordi con Norvegia e Stati Uniti per scongiurare il rischio blackout.
L’Unione deve invece ancora trovare una politica comune sul nucleare. Francia, Ungheria e Repubblica Ceca sono a favore dell’energia nucleare, ma altri stati -Germania, Austria e Lussemburgo su tutti- si oppongono. Nelle prossime settimane i leader UE affronteranno il tema della comune competitività economica e tra le scelte strategiche che dovranno adottare c’è sicuramente quella relativa ai finanziamenti per rilanciare lo sviluppo energetico.

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