La frase più comune che mi sento ripetere in questi giorni dagli investitori è “higher interest rates for longer”. Questa convinzione è maturata nel mercato negli ultimi 2-3 mesi. Hedge funds/macro hanno preso tutti posizioni short (=venduto) i titoli di stato a 20-30 anni. Il movimento è stato nelle ultime settimane amplificato da molte stop loss di investitori e qualche assicurazione: il rendimento del titolo governativo US a 30 anni è salito dal 3.8% a 4.8% nel giro di 3 mesi, segno che le vendite si sono focalizzate su queste durate. I titoli di stato Europei hanno seguito questo movimento.
Questo è l’esatto opposto di quello che era il consenso nel primo trimestre dell’anno, in cui c’erano tassi a breve alti e tassi a lunga bassi perché il mercato attendeva una recessione con conseguente ribasso dei tassi a lunga già a fine 2023. Ora sta accadendo l’opposto: tassi a breve alti e tassi a lunga alti. Il consenso è di tassi alti alti anche nel 2025-2028.
Le ragioni (in ordine) sono: (i) la recessione più volte annunciata non si è mai verificata e non ci sarà nel breve; (ii) il deficit di USA/Francia/Italia/UK che viaggia al 5%; (iii) il recente aumento del prezzo del petrolio del 20%. Gli investitori più smart mi dicono che il mercato sta implicitamente domandandosi se i debiti statali siano sostenibili.
In questo contesto: short (= vendita di) bond con convexity/duration elevata, short azionario dei settori utilities (il settore ha perso tra -5% e -10% ieri) e industriali. Finanziari stabili. Big della tecnologia USA come hedging/titoli difensivi dell’azionario. Il trend non sembra invertire nel breve, ma continuare fino all’eccesso.
Con tassi sui titoli governativi così alti c’è sicuramente una alternativa di investimento a azionario e obbligazionario corporate. Il 10Y US 4.8%. Il BTP a 10Y rende il 4.8%, ovvero 4.2% netto. Il prezzo delle obbligazioni bancarie (senior e subordinate) è sceso molto meno delle obbligazioni governative. Da vedere se l’azionario scende. Qualcuno ha preso piccole posizioni contrarie a questo trend cioè comprando titoli di stato a lunga ma con piccoli importi per ora.