Milano – Le energie rinnovabili porteranno nelle casse dello Stato francese 30,9 miliardi di euro tra il 2022 e il 2023. Lo ha reso noto la Commissione di regolazione dell’energia che ha rivisto al rialzo le stime dopo gli 8,6 miliardi di euro stimati a luglio. Un aumento causato soprattutto dall’impennata dei costi energetici. Dall’eolico dovrebbero arrivare 21,7 miliardi di euro, mentre dal fotovoltaico 3,5 miliardi di euro. La filiera idraulica, invece, consentirà alla Francia di avere 1,7 miliardi di euro.
In Spagna, invece, Iberdrola prevede di investire circa 47 miliardi di euro tra il 2023 ed il 2027 per promuovere la transizione energetica, l’occupazione e le emissioni zero. Lo ha annunciato la società in occasione della presentazione del Capital Markets Day, che si tiene oggi a Londra. In particolare, dei 47 miliardi di euro di investimenti, il 47 per cento sarà destinato agli Stati Uniti, il principale mercato per i prossimi tre anni. Al secondo posto c’è il Regno Unito, con il 16 per cento. Iberdrola sta inoltre promuovendo la diversificazione geografica attraverso un’ulteriore attenzione a Paesi come la Germania, la Francia e l’Australia, a cui destinerà il 13 per cento delle risorse. In Spagna, gli investimenti supereranno i 6 miliardi di euro in tre anni, il 13 per cento del totale, in linea con la media degli ultimi anni.
Per quanto riguarda le aree business, Iberdrola dedicherà 27 miliardi di euro alle reti e 17 miliardi di euro alle energie rinnovabili, concentrando la crescita su progetti sicuri e di alta qualità con il miglior rapporto rischio/rendimento. Di questo importo, il 46 per cento sarà destinato all’eolico offshore in Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti. Per quanto riguarda le altre tecnologie, l’eolico onshore rappresenterà il 25 per cento delle risorse, il fotovoltaico il 24 per cento, l’idroelettrico il 2 per cento e le batterie il 3 per cento. Grazie a questi investimenti, l’azienda aumenterà la propria capacità rinnovabile installata di 12 gigawatt (GW) che salirà a 52 GW nel 2025 rispetto ai 40 GW previsti per quest’anno.