Milano – A fronte di un investimento di circa 30,88 miliardi di euro per la missione 4 dedicata all’Istruzione e Ricerca, “vedremo i veri effetti del Pnrr anche nel nostro futuro Rapporto Anvur che coprirà proprio gli anni 2023-2025”. A indicarlo all’Adnkronos è il presidente dell’Anvur, Antonio Felice Uricchio. Se per l’istruzione e la ricerca l’obiettivo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è rafforzare le condizioni per lo sviluppo di un’economia ad alta intensità di conoscenza, competitività e resilienza, il Rapporto che l’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca produrrà nei prossimi anni “sarà un osservatorio strategico per verificare gli effetti del Pnrr” su questi ecosistemi.
“Saranno anni molto importanti -sottolinea Uricchio- e noi all’Anvur stiamo già lavorando non solo sul fronte statistico ma anche guardando ai trend nuovi che il Pnrr dovrà avere attivato”. “Con il Pnrr – prosegue il numero uno dell’Anvur- è infatti arrivato un imponente investimento nel mondo della ricerca, delle università e dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam)”. “Come Anvur valutiamo e valuteremo” tutto questo nuovo scenario e “le ricadute degli investimenti che saranno realizzati grazie al Pnrr” assicura Uricchio.
Intanto è pronto per essere reso pubblico, a gennaio prossimo, il nuovo Rapporto 2020-2022 Anvur sull’intero biennio pandemico che “mostrerà anche gli effetti della Dad negli anni più legati alla pandemia di Covid-19. Oltre ai grandi temi dell’orientamento accademico e dell’occupabilità, il nuovo Rapporto sulla valutazione del sistema della ricerca e del sistema accademico italiano avrà quindi anche un quadro degli effetti della didattica a distanza” spiega Uricchio ricordando che sotto la lente dell’Anvur ci sono “tante istituzioni di ricerca e di alta formazione, vediamo tutte le università, gli enti di ricerca e l’Afam. Nel nostro lavoro di valutazione applichiamo norme e ci riferiamo a modelli regolatori, però lo consideriamo anche un servizio al Paese perché attraverso la valutazione promuoviamo la qualità, valorizziamo le attività e, in casi di criticità, si può intervenire con correttivi migliorando la performance”.
La “valutazione del sistema della ricerca e del sistema universitario italiano – conclude – ha una visione che punta alla trasparenza e a riflettere anche l’accountability” delle nostre istituzioni legate all’alta formazione. “La trasparenza rientra a sua volta in un modello circolare che coinvolge l’attività valutativa a tutto tondo. E quindi il lavoro dell’Anvur assume un valore sociale tenuto conto che nella ricerca, nelle università e nell’Afam afferiscono anche investimenti pubblici”.