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venerdì 9 Giugno 2023

Smart working e misure anti Covid: le novità dall’1 settembre

Roma – Importanti novità sullo smart working dal primo settembre finalizzate a sburocratizzare questa nuova modalità di lavoro, che di fatto entra a regime dopo il massiccio utilizzo durante il periodo del lockdown. Le norme, introdotte con il decreto semplificazioni pubblicato dopo Ferragosto in Gazzetta Ufficiale, sono state rese operative da un decreto ministeriale firmato dal ministro del lavoro Andrea Orlando. Si torna all’accordo individuale che sostituisce le norme previste durante l’emergenza Covid. Ma i datori di lavoro non dovranno comunicare l’adesione dipendente per dipendente ma avranno la possibilità di inviare in modo semplificato i nominativi.

I lavoratori che non aderiranno all’accordo dovranno lavorare in presenza non essendo previste al momento meccanismi automatici per i lavoratori fragili o per chi ha figli under14. “Il decreto – ha spiegato il ministro del Lavoro, Andrea Orlando – prevede che il datore comunichi in via telematica al Ministero del lavoro i nominativi dei lavoratori e la data di inizio e di cessazione delle prestazioni di lavoro in modalità agile. Si tratta di una importante disposizione che rende strutturale la semplificazione del lavoro agile”.

Tecnicamente – spiega il ministero – viene riformulato l’articolo 23 della legge 22 maggio 2017. Il precedente obbligo di comunicazione dell’accordo individuale sarà sostituito quindi dal primo settembre da una mera comunicazione dei nominativi dei lavoratori e della data di inizio e di cessazione delle prestazioni di lavoro in modalità agile. “E’ un primo passo – si legge – con il quale si rendono più semplici gli obblighi di comunicazione relativi al lavoro agile anche alla luce dell’esperienza maturata durante la pandemia e si risponde ad una specifica richiesta fatta dalle parti sociali nel Protocollo nazionale sul lavoro in modalità agile per il settore privato sottoscritto dal Ministro del Lavoro e dalle parti sociali il 7 dicembre 2021”.

“L’esigenza di semplificazione degli obblighi di comunicazione nasce dalla necessità di rendere strutturale una procedura già ampiamente sperimentata nel periodo emergenziale – afferma il Ministro Andrea Orlando – in considerazione di un sempre maggiore utilizzo di questa modalità di svolgimento del lavoro. In questo modo si snelliscono le procedure per i datori di lavoro e non si aggravano gli uffici ministeriali di adempimenti amministrativi ritenuti non necessari”.

In linea con il protocollo di aggiornamento anti-Covid negli ambienti di lavoro approvato lo scorso giugno, resta la raccomandazione all’uso della mascherina Ffp2. La misura resta valida fino al 31 ottobre. Ffp2 che restano obbligatorie sui mezzi di trasporto fino al 30 settembre mentre in vista del rientro in classe, stando alle indicazioni messe a punto dall’Iss, non c’è più l’obbligo di mascherina per gli studenti, ma Ffp2 solo per i fragili (personale e studenti) che potrebbero sviluppare la malattia grave. Nei giorni scorsi stabilite anche altre misure per la mitigazione delle infezioni da SARS-CoV-2 in ambito scolastico. Il documento, che riguarda le scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione, è stato messo a punto da Iss, con i ministeri della Salute e dell’Istruzione e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Proposte da un lato misure standard di prevenzione (dalle mascherine alle sanificazioni) per l’inizio dell’anno scolastico che tengono conto del quadro attuale, ma anche ulteriori interventi da modulare in base alla valutazione del rischio.

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