Milano – È stato siglato un accordo di collaborazione tra l’Offshore Wind Power Systems of Texas (Owpst) e l’Osservatorio dell’Associazione geopolitica Enrico Mattei, attraverso la sua controllata Explore & Build, per l’installazione nel bacino del Mediterraneo delle piattaforme eoliche offshore Titan 200 – già operative nel Golfo del Messico – con una previsione d’investimenti di oltre 30 miliardi di euro. La Owpst ha brevettato il sistema di costruzione delle piattaforme offshore Titan 200 che prevede la produzione di energia verde e la dissalazione dell’acqua di mare per la fornitura di acqua potabile, con costi operativi e di manutenzione inferiori a quelli di mercato e tempi di fermo ridotti rispetto agli impianti di dissalazione a terra che sono molto costosi e richiedono ampi spazi. Ma il punto di eccellenza delle piattaforme Titan 200 della Owpst è la produzione diretta di idrogeno verde attraverso l’energia eolica e l’acqua demineralizzata (acqua demi) prodotte dallo stesso impianto.
Si tratta di un avanzato esempio di economia circolare poiché il processo brevettato garantisce anche la preservazione dell’ambiente marino intorno al sistema. Inoltre, dalla salamoia rimanente dal processo di dissalazione, vengono estratti minerali come magnesio, zinco, sodio, litio e il residuo finale viene trasformato in concime agricolo. È anche possibile ottenere acqua deionizzata per le industrie farmaceutiche. Ogni piattaforma è in grado di fornire da 6 a 15 Megawatt di elettricità. Si possono installare diverse piattaforme sulla base delle necessità del committente per la produzione di acqua potabile o di idrogeno. La Offshore Wind Power Systems of Texas ha sviluppato la soluzione con il contributo della Ghd, una delle principali società mondiali di servizi per l’ambiente che è specializzata nel trattamento delle acque, dell’energia e dell’urbanizzazione con 10 mila dipendenti e 200 uffici nel mondo.
L’accordo di collaborazione riguarda lo sviluppo commerciale e operativo delle piattaforme Titan 200 nel bacino del Mediterraneo dove l’Italia e l’Algeria sono due riferimenti strategici. Esso si basa su un modello economico/finanziario Bot/Boo (Build, operate and trasfer e Build, own, operate). Questa modalità di sviluppo è sostenuta da fondi di investimento che finanziano l’operazione. Il modello può essere adattato sulla base delle esigenze della committenza. In una prima fase sono previsti finanziamenti per più di 30 miliardi di euro. Il modello commerciale si basa sulla vendita di idrogeno verde, acqua potabile, acqua demi (necessaria per il processo di produzione dell’idrogeno verde all’interno della piattaforma offshore), energia elettrica verde e prodotti derivanti dal processo di dissalazione destinati al settore agricolo e a quello farmaceutico. L’Osservatorio Enrico Mattei ha l’incarico di selezionare le aziende locali che contribuiranno alla costruzione e alla connessione degli impianti, identificando l’hub per il montaggio delle piattaforme.
Aroldo Curzi Mattei, presidente dell’Osservatorio Enrico Mattei, ha dichiarato che l’accordo “rappresenta un enorme investimento sul presente e sul futuro del nostro territorio e del bacino del Mediterraneo. Sono assolutamente convinto – ha aggiunto – che soltanto la piena autonomia energetica verde permetterà al nostro Paese di proseguire sulla via della crescita. Nulla di nuovo, in realtà, rispetto alle scelte coraggiose e lungimiranti fatte nell’immediato dopoguerra.” Non solo. Aroldo Curzi Mattei ha notato che “nel momento in cui assistiamo al formarsi di alleanze tra Paesi europei e Paesi del Golfo, come lo studio congiunto tra il ministero tedesco degli Affari economici e quello saudita dell’Energia (Hydrogen cooperation potential between Saudi Arabia and Germany), è ancora più forte la necessità di ribadire concretamente e operativamente la centralità dell’Italia nel Mediterraneo”. La Offshore Wind Power Systems of Texas è un’azienda con sede a Dallas che progetta, produce, distribuisce e gestisce impianti di dissalazione dell’acqua per le comunità insulari in tutto il mondo.
L’azienda è stata fondata nel 2010 da Douglas Hines che rimane il principale proprietario della società, l’amministratore delegato e il presidente del consiglio di amministrazione. L’Osservatorio dell’Associazione geopolitica Enrico Mattei è lo strumento operativo per incidere sulla crescita del territorio locale e internazionale in un’ottica glocal. Concretamente questo significa creare un canale tra le istanze delle aziende e gli obiettivi della politica. Un canale da realizzare in tre modi. Il primo è costituito dai tavoli di lavoro su temi di interesse trasversale che coinvolgono diversi settori, il secondo è costituito dall’organizzazione di Forum, seminari e corsi di formazione destinati all’impresa e alla politica, il terzo è costituito dalla rappresentazione delle necessità delle aziende al mondo della ricerca nazionale e internazionale. La Funzione fondamentale dell’Osservatorio è quella di “Novelty intermediary”, vale a dire di intermediario dell’innovazione nei rapporti e nei progetti tra i diversi soggetti coinvolti che, di volta in volta, possono essere aziende private, pubbliche amministrazioni locali e internazionali, comunità, associazioni ed enti intergovernativi.