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giovedì 30 Novembre 2023

Generali, l’utile sale a € 1.540 milioni nella prima parte dell’anno

Conti in crescita per il Leone.

Il cda di Assicurazioni Generali, riunitosi sotto la presidenza di Gabriele Galateri di Genola, ha approvato la Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata 2021 del Gruppo Generali, esprimendo la sua soddisfazione per gli eccellenti risultati raggiunti in un contesto particolarmente sfidante.

Il risultato operativo è in crescita a € 2.996 milioni (+10,4%), grazie allo sviluppo positivo dei segmenti Vita, Asset Management e Holding e altre attività. Si conferma eccellente il contributo del segmento Danni, nonostante l’impatto di alcuni sinistri catastrofali significativi in Europa continentale. Profittabilità tecnica dei segmenti Vita e Danni a ottimi livelli, con il New Business Margin a 4,67% (3,94% 1H20) e il Combined Ratio sostanzialmente stabile a 89,7% (+0,2 p.p.).

Il risultato operativo del segmento Asset Management aumenta a € 306 milioni (+39,6%), spinto principalmente dalla crescita dei ricavi operativi, anche grazie all’aumento complessivo delle masse in gestione.

Il risultato non operativo si attesta a € -496 milioni (€ -941 milioni 1H20). Il significativo miglioramento riflette principalmente le minori svalutazioni su investimenti classificati come disponibili per la vendita – particolarmente significative in 1H20 per gli effetti della pandemia sui mercati – e l’aumento dei profitti d realizzo, principalmente derivanti dal comparto azionario e per € 67 milioni dall’operazione immobiliare sulla Torre Libeskind a Milano CityLife.

Sul primo semestre 2020 avevano inoltre pesato la svalutazione dell’avviamento relativo al business Vita della compagnia in Svizzera per € 93 milioni, l’onere one-off di € 100 milioni4 per il Fondo Straordinario Internazionale per il Covid-19 e ulteriori iniziative locali per € 54 milioni per fronteggiare la pandemia. In ulteriore miglioramento l’incidenza della spesa per interessi sul debito finanziario, a seguito della strategia di ottimizzazione del debito.

L’utile netto risulta in forte crescita a € 1.540 milioni (rispetto ai € 774 milioni del primo semestre 2020), trainato dal risultato operativo e dalla performance non operativa sopra commentata. I premi lordi ammontano a € 38.093 milioni (+5,5%) grazie agli andamenti positivi in entrambi i segmenti di attività.

Ottima la raccolta netta Vita, che si attesta a € 6,3 miliardi (-8,6%) 5 : il calo è ascrivibile alle linee risparmio, coerentemente con la strategia di riorientamento del portafoglio di Gruppo. Crescono sia la componente puro rischio e malattia (+10,3%), sia quella unit-linked (+0,9%). Le riserve tecniche Vita sono pari a € 393,4 miliardi (+2,3%; +3,4% escludendo l’effetto del deconsolidamento di un fondo pensione nei paesi dell’Europa centro-orientale). Gli Asset Under Management complessivi del Gruppo sono pari a € 672,4 miliardi (+2,7% rispetto al 31 dicembre 2020) 6. Il patrimonio netto di Gruppo si attesta a € 28.412 milioni (-5,4% rispetto al 31 dicembre 2020). La variazione è ascrivibile alla diminuzione della riserva per utili attribuibili alle attività finanziarie disponibili per la vendita per € 1.014 milioni, derivante principalmente dall’andamento dei titoli governativi, dalla deduzione dell’intero dividendo approvato per complessivi € 2.315 milioni, di cui € 1.591 milioni relativi al dividendo 2020 erogato il 26 maggio 20217.

Il Gruppo conferma l’eccellente posizione di capitale con il Solvency Ratio a 231% (224% FY2020). L’incremento di 7 p.p. è principalmente ascrivibile all’eccellente generazione normalizzata di capitale al netto del dividendo di competenza del semestre, calcolato come pro rata del dividendo dell’anno precedente, e alle varianze di mercato. Tali andamenti positivi più che compensano gli impatti dei cambi regolamentari di inizio anno, delle varianze operative (in particolare, re-risking) e delle operazioni di M&A.

Il Consiglio ha inoltre deciso l’avvio di attività preparatorie della procedura per la definizione dell’eventuale lista di candidati da parte del Consiglio stesso in vista del rinnovo dell’organo amministrativo in scadenza nel 2022, procedura che sarà sottoposta all’esame del Consiglio nella riunione fissata il 27 settembre 2021.

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