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lunedì 2 Ottobre 2023

Gas, Norvegia supera Russia nell’export ma Mosca: «Ue dipenderà da noi fino al 2027»

Milano – La Norvegia è sulla buona strada per registrare un’esportazione record di gas ed è pronta a garantirne ingenti quantità nei prossimi anni. Lo ha dichiarato a Reuters il capo dell’operatore del sistema di gasdotti Gassco Frode Leversund. Secondo i dati di Refinitiv Eikon, quest’anno il Paese nordico è diventato il maggior fornitore di gas in Europa, superando la Russia anche prima della chiusura del gasdotto Nord Stream 1 avvenuta la scorsa settimana. Il sistema di Gassco fornisce gas attraverso i gasdotti a Gran Bretagna, Germania, Belgio e Francia e quest’anno l’azienda ha rinviato la manutenzione estiva per garantire flussi costanti, dato che le forniture di gas russo sono diminuite. “Quest’estate abbiamo consegnato ciò che di solito consegniamo nei mesi invernali”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Gassco.

Le forniture di quest’anno sono già aumentate dell’equivalente di 60 terawattora, o 4,97 miliardi di metri cubi (bcm) di gas. A settembre è previsto un periodo di necessaria manutenzione programmata che ridurrà la capacità, ma il sistema “sarà pronto” per affrontare l’inverno il 1 ottobre. Secondo Leversund, la Norvegia è comunque destinata a consegnare un nuovo record annuale di oltre 117 miliardi di metri cubi di gas attraverso i suoi gasdotti nel 2022, rispetto ai 113,2 miliardi di metri cubi dell’anno scorso. Un nuovo gasdotto che collegherà la Norvegia alla Polonia attraverso la Danimarca, chiamato Baltic Pipe e che entrerà in funzione a ottobre, potrebbe anche aumentare la capacità complessiva di Gassco. Tuttavia, l’impatto esatto del cosiddetto effetto looping, diventerà chiaro solo una volta avviato il funzionamento e l’interazione con i sistemi preesistenti. A giudizio del manager, includendo il gas naturale liquefatto, la produzione complessiva di gas norvegese potrebbe aumentare dell’8% quest’anno, raggiungendo i 122 miliardi di metri cubi.

Ma il Cremlino non ci sta: “L’Europa non ha nessuno su cui fare affidamento tranne gli americani, che stanno aumentando la produzione di Gnl”. Lo afferma in un’intervista all’agenzia Tass il ministro dell’Energia russo Nikolai Shulginov, secondo il quale L’Ue che “prevede di abbandonare del tutto le forniture di gas russo”, per raggiungere l’obiettivo deve essere sicura “di poterlo fare entro il 2027”. Shulginov, parlando all’Eastern Economic Forum, ha aggiunto che il programma europeo di indipendenza energetica dalla Russia avra’ varie conseguenze. “La stessa situazione dei prezzi conferma che non e’ cosi’ facile – ha osservato -. Oltretutto, cio’ comportera’ una battuta d’arresto nel settore, compresa la produzione di prodotti chimici e gas. Sarà una vita completamente nuova per gli europei. E’ troppo per loro”.

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