Forbes, uno dei più antichi media negli Stati Uniti, diventerà pubblica attraverso una fusione con Magnum Opus Acquisition Ltd, una società di acquisizioni a scopo speciale (SPAC) guidata da Jonathan Lin, ex dirigente della Point72 del miliardario Steven Cohen.
Come sottolinea Reuters, con le entrate della stampa in calo, Forbes ha raddoppiato i suoi eventi dal vivo e altri franchise chiave, la maggior parte dei quali sono diventati virtuali durante la pandemia.
Secondo quanto riportato da Reuters ad aprile, la società era anche in trattative con altri offerenti, tra cui un consorzio guidato dall’investitore tecnologico Michael Moe, che le avrebbe permesso di rimanere privata.
Gli azionisti di Forbes deterranno quasi il 22% della società combinata, supponendo che non vi siano rimborsi da parte degli investitori di Magnum, e alla società rimarranno 145 milioni di dollari in contanti.
L’accordo dovrebbe raccogliere oltre 600 milioni di dollari (630 milioni di dollari) di proventi e include un investimento privato in public equity (PIPE) di 400 milioni di dollari. Secondo quanto afferma la società, questa fusione consentirà a Forbes di capitalizzare ulteriormente la sua trasformazione digitale
Dopo la chiusura dell’accordo, Forbes sarà quotato alla Borsa di New York con il simbolo “FRBS”.