Secondo il Fondo Monetario Internazionale, le persistenti interruzioni della catena di approvvigionamento e le pressioni sui prezzi stanno limitando la ripresa dell’economia globale dalla pandemia di COVID-19. Per questo motivo, nel suo World Economic Outlook, l’FMI ha ridotto le sue previsioni di crescita globale per il 2021 al 5,9% dalla previsione del 6,0% fatta a luglio. Ha lasciato una previsione di crescita globale per il 2022 invariata al 4,9%. “Questa modesta revisione del titolo, tuttavia, nasconde ampi declassamenti per alcuni paesi”, ha affermato il FMI nel rapporto.
“Le prospettive per il gruppo di paesi in via di sviluppo a basso reddito si sono notevolmente oscurate a causa del peggioramento della dinamica della pandemia. Il declassamento riflette anche prospettive a breve termine più difficili per il gruppo dell’economia avanzata, in parte a causa delle interruzioni dell’offerta”. L’attività manifatturiera globale è stata bloccata dalla carenza di componenti chiave come semiconduttori, porti intasati e mancanza di container, e una crisi del lavoro poiché le catene di approvvigionamento globali ottimizzate per l’efficienza hanno faticato a tornare alla normalità dopo gli arresti indotti dalla pandemia lo scorso anno.
Gli Stati Uniti stanno subendo il peso maggiore di questi effetti e il FMI ha ridotto di un punto percentuale le previsioni di crescita degli Stati Uniti per il 2021, al 6,0%, dal 7,0% di luglio, un livello considerato il ritmo più forte dal 1984.
Il rapporto ha anche tagliato le previsioni di crescita per altre economie industriali. La crescita tedesca è stata ridotta di mezzo punto percentuale rispetto alle previsioni di luglio al 3,1%, mentre la crescita del Giappone è stata ridotta di 0,4 punti al 2,4%. La previsione del FMI per la crescita britannica quest’anno è scesa di soli 0,2 punti al 6,8%, dandogli la previsione di crescita più rapida tra le economie del G7.
Le previsioni di crescita della Cina per il 2021 sono state ridotte di 0,1 punti all’8,0%, poiché il FMI ha citato un ridimensionamento della spesa per investimenti pubblici più rapido del previsto. La previsione dell’India è rimasta invariata al 9,5%, ma le prospettive in altri paesi asiatici emergenti sono diminuite a causa di un peggioramento della pandemia. Il FMI ha tagliato le sue previsioni di 1,4 punti per il raggruppamento “ASEAN-5” di Indonesia, Malesia, Filippine, Singapore e Thailandia.
In controcorrente l’Italia: l’FMI ha rivisto al rialzo le stime sulla crescita del Pil italiano del 2021 in modo significativo. L’upgrade è di 0,9 punti rispetto alle previsioni di luglio: l’Fmi prevede ora una espansione del 5,8% nel 2021. Per il 2022 è stata confermata la stima precedente, pari a una crescita del 4,2%.