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martedì 3 Ottobre 2023

Fed, la colomba diventa falco: raddopia velocità tapering ma tassi invariati

La Federal Reserve ha dichiarato che a marzo porrà fine agli acquisti di obbligazioni dell’era della pandemia.

Dopo quasi due anni da colomba, la banca centrale americana si è trasformata in falco, annunciando un radicale cambio di rotta di fronte a un’inflazione che continua a correre.

La Fed acquisterà 60 miliardi di dollari di obbligazioni ogni mese a partire da gennaio, metà del livello prima del tapering di novembre e 30 miliardi di dollari in meno di quanto aveva acquistato a dicembre. La Fed ha ridotto di 15 miliardi di dollari al mese a novembre, raddoppiati a dicembre, quindi accelererà ulteriormente la riduzione nel 2022.

A tale passo il tapering si chiuderà in marzo, e a quel punto la banca centrale prevede di iniziare ad aumentare i tassi di interesse, che invece sono stati mantenuti stabili durante la riunione di questa settimana. Le proiezioni pubblicate mercoledì indicano che i funzionari della Fed prevedono fino a tre aumenti dei tassi nel 2022, di cui due l’anno successivo e altri due nel 2024.

“Gli sviluppi economici e i cambiamenti nelle prospettive garantiscono questa evoluzione della politica monetaria, che continuerà a fornire un supporto adeguato per l’economia”, ha affermato il presidente Jerome Powell durante la sua conferenza stampa post-riunione.

“Gli squilibri della domanda e dell’offerta legati alla pandemia e alla riapertura dell’economia hanno continuato a contribuire a livelli elevati di inflazione”, afferma la nota. Il comitato ha notevolmente aumentato le sue prospettive di inflazione per il 2021, portandole al 5,3% dal 4,2% per tutti gli elementi e al 4,4% dal 3,7% escludendo cibo ed energia. Per il 2022, l’aspettativa è ora del 2,6% per il titolo e del 2,7% per il core, entrambi in aumento rispetto a settembre. Allo stesso tempo, la proiezione del tasso di disoccupazione per il 2021 è scesa al 4,3% dal 4,8% di settembre.

Il comitato ha ridotto le sue previsioni di crescita economica quest’anno, vedendo il PIL in aumento del 5,5% per il 2021, rispetto al 5,9% indicato a settembre. I funzionari hanno anche rivisto le loro previsioni nell’anno successivo, portando la crescita del 2022 al 4% dal 3,8% e abbassando il 2023 al 2,2% dal 2,5%. La dichiarazione ha nuovamente rilevato che gli sviluppi con la pandemia di Covid, in particolare con le varianti, comportano rischi per le prospettive.

Ora si attende la rinuione della Bce, che si terrà nella giornata di oggi: alle 13:45 verranno comunicate le decisioni di politica monetaria, mentre alle 14:30 la presidente, Christine Lagarde, terrà la consueta conferenza stampa illustrativa in cui riferirà delle previsioni aggiornate su economia e inflazione.

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