Milano – Il gruppo petrolifero britannico Shell sta rivalutando i piani per investire 25 miliardi di sterline nel sistema energetico nazionale. La decisione, ha spiegato al quotidiano “The Telegraph” il presidente del gruppo per il Regno Unito David Bunch, segue l’annuncio del cancelliere dello Scacchiere Jeremy Hunt che, presentando il piano fiscale a medio termine la scorsa settimana, ha annunciato 55 miliardi di sterline (circa 63,5 miliardi di euro) in tasse straordinarie. Bunch ha affermato che l’aumento delle tasse sta costringendo la società a riesaminare una serie di progetti in cantiere, dagli investimenti nel Mare del Nord ai piani dedicati all’energia rinnovabile. Bunch ha detto a “The Telegraph” che ciò significa che Shell “non può dare per scontato” che l’intero piano di investimenti andrà avanti.
Shell lo scorso marzo aveva annunciato l’intenzione di investire tra i 20 e i 25 miliardi di sterline in progetti energetici nel Regno Unito, con oltre tre quarti degli stanziamenti che dovrebbero essere destinati a programmi di energia verde. Alla domanda se l’aumento della tassa sugli extra profitti avesse messo in dubbio questi piani, Bunch ha risposto: “Sì. Non possiamo dare per scontato che verranno investiti tutti i 25 miliardi di sterline”. Il dirigente di Shell, inoltre, ha affermato che la tassa sarà in vigore per troppo tempo e dovrebbe essere eliminata prima del 2028 se i prezzi del petrolio e del gas diminuiranno in modo significativo. Su questo punto, fonti del quotidiano britannico riferiscono che Shell starebbe facendo pressioni sul ministero delle Finanze per apportare dei cambiamenti.