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sabato 1 Aprile 2023

Enel, nel primo trimestre calano i ricavi ma non gli investimenti Confermato il piano industriale

Il gruppo energetico chiude i primi tre mesi dell’anno con una riduzione dei ricavi ma non gli investimenti, che registrano una crescita di quasi 9 punti

Dall’inizio del 2021 ad oggi i ricavi di Enel fanno registrare un calo del 14,4% rispetto allo
stesso periodo dell’anno scorso. Passando così da 19.985 milioni di euro a 17.107 milioni,
La variazione, spiega il gruppo guidato dal ceo Francesco Starace (in foto), è attribuibile
principalmente alle attività di generazione termoelettrica e trading in Italia e Spagna.
Incidono negativamente anche i risultati del settore Infrastrutture e Reti in particolare in
America Latina, dove l’effetto cambi è negativo. Soffrono anche i mercati finali, per le
minori quantità di energia elettrica vendute in Spagna.
L’Ebitda ordinario si attesta nel trimestre a 4.159 milioni di euro (4.741 milioni di euro nel
primo trimestre del 2020, -12,3%). In diminuzione soprattutto per gli impatti rilevati in
Spagna a seguito della modifica del beneficio dello sconto energia, spiega la società.
Questo ha avuto effetti importanti sulla generazione termoelettrica, sul trading e sul
comparto infrastrutture e reti. Altro fattore che ha inciso sul margine operativo lordo sono i
cambi negativi in America Latina.
Anche l’Ebit segna una flessione (-18,8%) passando a 2.525 milioni, dai 3.109 del primo
trimestre 2020. Le cause sono da cercare nell’andamento della gestione operativa,
parzialmente compensata dai minori ammortamenti registrati nel primo trimestre del 2021.
A loro volta dovuti delle svalutazioni di alcuni impianti a carbone effettuate nel corso del
2019 e del 2020, nell’ambito del processo di decarbonizzazione.
Il risultato netto ordinario complessivo ne risente, con un -5,2% (1.214 milioni di euro
rispetto ai 1.281 dello stesso periodo dell’anno scorso). La variazione è stata parzialmente
compensata dai minori oneri finanziari netti e dalla minore incidenza delle interessenze di
terzi.
Il risultato netto di Enel, in questo primo trimestre ammonta a 1.176 milioni di euro; nel
2020 era stato di 1.247 milioni di euro nel primo trimestre del 2020. La flessione è del –
5,7%.
Sale l’indebitamento finanziario netto (+1,0%) passando da 45.415 milioni a 45.884, diretta
conseguenza degli investimenti del periodo e dell’effetto negativo dei cambi, parzialmente
compensati dai positivi flussi di cassa generati dalla gestione operativa.
Bene gli investimenti che, con le attività di Enel Green Power e dei settori Infrastrutture e
Reti e Mercati finali, arrivano a 2.035 milioni di euro. Una del 8,8% rispetto ai 1.870 del
primo trimestre del 2020.

“Nel primo trimestre del 2021”, dice il ceo di Enel, Starace, “abbiamo aumentato
significativamente i nostri investimenti, principalmente nelle rinnovabili e nelle reti, al fine di
accelerare ulteriormente il processo di decarbonizzazione di gruppo e cogliere le
opportunità che emergeranno dalla ripresa economica. Questi investimenti ci
permetteranno di accelerare la crescita, in un contesto di sempre maggiore
decarbonizzazione, proiettandoci verso un nuovo record di costruzione di capacità
rinnovabile a fine anno”.
Alla luce di questi risultati finanziari e operativi”, conclude Starace, “confermiamo gli
obiettivi di crescita per il 2021 in termini di Ebitda ordinario e utile netto ordinario, come
previsto nel piano strategico presentato a novembre”.

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