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venerdì 9 Giugno 2023

Cassetto digitale, quasi 2 milioni di imprenditori guidano le aziende da smartphone

Roma – Una crescita costante e diversificata che coinvolge ormai una buona parte del tessuto imprenditoriale del Paese. Il cassetto digitale dell’imprenditore – impresa.italia.it, conta ad oggi la presenza di quasi 1.9 milioni di imprenditori – legali rappresentanti e titolari di attività (in crescita del 17% rispetto a dicembre 2021) – che lo hanno usato per scaricare più di 5 milioni di documenti ufficiali e reperire così informazioni e dati sempre aggiornati sulla propria impresa. La web app, realizzata da InfoCamere per conto delle Camere di Commercio, consente ad ogni imprenditore di avere a disposizione gratuitamente e in ogni momento – da diversi device – tutti i documenti ufficiali della propria azienda depositati nel Registro delle imprese, sempre aggiornati e pronti per essere scaricati e condivisi in modo facile, sicuro e veloce: visure, certificati, statuti, bilanci, planimetrie, asseverazioni e tanti altri documenti digitali condivisibili in tempo reale con clienti, fornitori, banche, professionisti e PA.

“Il bilancio tracciato nel 2022 è molto positivo – afferma Paolo Ghezzi, Direttore generale di InfoCamere – I buoni risultati sono stati ottenuti anche grazie all’accelerazione dell’utilizzo del digitale durante la pandemia. Sono ormai quasi due milioni gli imprenditori che utilizzano senza problemi la web app presente sul sito impresa.italia.it”. La “fotografia” delle imprese che utilizzano il cassetto digitale è moto variegata ma, secondo Ghezzi, vede emergere un dato interessante: “l’86% degli imprenditori che hanno attivato il servizio è a capo di un’azienda con meno di 10 addetti”. Di questi, il 18% guida un’impresa femminile, il 16% è artigiano, l’8% è rappresentante di un’impresa ‘under 35’, il 21% opera nel commercio e il 15% nelle costruzioni. Complessivamente, gli imprenditori che usano il cassetto digitale rappresentano il 30,3% dei 6,1 milioni di imprese iscritte nel Registro delle Camere di commercio.

“Ulteriore dato che fa ben sperare – prosegue Ghezzi – è che la risposta più forte arriva dal Sud, che vede ben otto province tra le prime dieci in graduatoria per tasso di adesione. Questo conferma come il cassetto digitale sia un ottimo strumento utile a diminuire il digital divide che da anni ha fatto soffrire le imprese del Mezzogiorno rispetto alle realtà aziendali del Nord”. Il cassetto digitale dell’imprenditore non ha solo cambiato il modo di lavorare di chi lo usa ma che è anche diventato una best practice per la Pubblica Amministrazione, tanto da aggiudicarsi il premio “Valore Pubblico: la Pubblica Amministrazione che funziona”, promosso da Sda Bocconi School of Management insieme al Gruppo Gedi. Un riconoscimento importante che valorizza il contenuto di innovazione del servizio, i suoi risultati concreti e la riproducibilità del modello in altri ambiti di azione della Pa. Proprio grazie a queste caratteristiche, Il cassetto digitale è stato inserito in uno dei progetti finanziati dal PNRR. Il decreto Semplificazioni ha infatti affidato al sistema camerale italiano – attraverso InfoCamere – il compito di realizzare un servizio che consenta alle imprese di dialogare in modo efficiente e trasparente con la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (Pdnd), lo strumento istituito dal Governo per semplificare e velocizzare l’accesso alle informazioni pubbliche. E il punto di contatto tra imprese e Pa sarà proprio il cassetto digitale.

La web app consente ad ogni imprenditore di avere sempre a portata di mano la visura aggiornata della propria azienda (anche già tradotta in inglese), l’elenco dei soci e degli amministratori, l’atto costitutivo, lo statuto, il bilancio, la storia delle modifiche, le nomine degli amministratori, le procure, fino all’intero fascicolo d’impresa e alla dichiarazione sostitutiva del certificato di iscrizione al Registro Imprese. Attraverso il cassetto digitale – negli oltre 4mila Comuni che hanno affidato questo servizio alle Camere di Commercio – è inoltre possibile accedere alle pratiche inviate allo sportello unico delle attività produttive (Suap) e quelle destinate allo sportello unico per l’edilizia (Sue), nonché gestire le fatture elettroniche. “Il futuro è già ben delineato – conclude Ghezzi – Semplificare e dare vita ad una Pubblica Amministrazione meno invadente e complessa e più efficiente. Insomma, una PA che sia specchio di uno Stato autorevole. Contiamo di portare tutti i 5-6 milioni di imprenditori italiani ad utilizzare il cassetto per poter raggiungere il traguardo importare di una semplificazione vera, a sostegno del ricco e variegato tessuto imprenditoriale del nostro Paese”.

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