Secondo le ultime rilevazioni Mise, il prezzo medio della media della benzina sale a quota 1,745 euro al litro, e il gasolio raggiunge l’1,607 euro/litro, ai massimi dal 2014. Un ulteriore rincaro dei prezzi che potrebbe rivelarsi deleterio sui consumi, soprattutto in vista delle spese natalizie, con evidenti conseguenze sull’economia nazionale.
“L’andamento dei listini dei carburanti rappresenta oramai una emergenza, con benzina e gasolio che costano oggi oltre il 21% in più rispetto ad inizio anno – spiega il presidente Furio Truzzi – Incrementi che si ripercuotono non solo sui rifornimenti, ma sui prezzi al dettaglio di una moltitudine di prodotti, e sui costi logistici in capo a imprese e industrie. Il rischio concreto è che l’ondata di rincari e i maggiori costi determinati dal caro-benzina porteranno ad una riduzione della spesa delle famiglie durante le prossime festività natalizie, con effetti devastanti per l’economia nazionale che proprio ora si sta riprendendo dopo la crisi causata dal Covid”.
“Di fronte a quella che è a tutti gli effetti una emergenza, chiediamo al Governo di intervenire con urgenza, tagliando la tassazione che vige sui carburanti in modo da contenere la crescita dei listini e limitare gli effetti indiretti del caro-benzina sui prezzi dei prodotti trasportati e sui costi per industria e imprese. In caso contrario, ci saranno ripercussioni negative sul prossimo Natale” – conclude Truzzi.
Anche la Coldiretti lancia l’allarme, in quanto l’aumento del costo del petrolio e il rincaro dei carburanti spingono al raddoppio il costo delle semine con conseguente effetto valanga lungo filiera. «La crescita dei prezzi del petrolio è destinata a contagiare l’intera economia perché — sottolinea la Coldiretti — riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumentano anche i costi delle imprese.
“Dall’inizio dell’anno, dalla rilevazione del 4 gennaio, ossia 9 mesi e mezzo fa, un pieno da 50 litri costa 15 euro e 22 cent in più per la benzina e 14 euro e 44 cent per il gasolio, con un rialzo, rispettivamente, del 21,1 e 21,9%. Su base annua è pari a un rincaro ad autovettura pari a 365 euro all’anno per la benzina e 347 euro per il gasolio”, sottolinea il Codacons che ritiene che quello dei rialzi dei prezzi della benzina sia solo una voce della stangata in arrivo a Natale dagli italiani che potrebbe costare a parità di consumi rispetto al periodo pre-pandemia (2019), quasi 1,4 miliardi di euro in più.