Un’estate rovente, ma non solo per le temperature: secondo le ultime rilevazioni Mise, tornano a salire i prezzi dei carburanti alla pompa, con la benzina che costa in media 1,657 euro al litro, mentre il gasolio torna a quota 1,510 euro/litro.
Secondo Assoutenti, sui nuovi rialzi dei carburanti pesano le speculazioni sulle vacanze estive degli italiani, con i listini che alla pompa tornano a salire in concomitanza con l’esodo estivo e le partenze in auto delle famiglie. “I nuovi rincari dei prezzi di benzina e gasolio arrivano dopo una settimana di sostanziali ribassi per le quotazioni del petrolio sui mercati internazionali – afferma il presidente Furio Truzzi – Questo conferma che i listini alla pompa risentono delle partenze degli italiani, aumentando in modo speculativo in occasione degli spostamenti delle famiglie su strade e autostrade per raggiungere le località di villeggiatura”.
“Il conto per la collettività si fa di giorno in giorno più salato, e solo per i rifornimenti le famiglie italiane dovranno mettere in conto una maggiore spesa complessiva pari a 8 miliardi di euro annui a causa della corsa dei carburanti alla pompa – prosegue Truzzi – Ci sono poi gli effetti indiretti che già iniziano a farsi sentire sulle tasche degli italiani, dall’aumento dei prezzi al dettaglio per una moltitudine di prodotti ai pesanti rincari delle tariffe luce e gas, e anche l’industria andrà incontro a maggiori costi di produzione che verranno inevitabilmente scaricati sui consumatori”.
Anche il presidente del Codacons Carlo Rienzi ha dichiarato che tali “Aumenti che si traducono in una vera e propria stangata per le tasche dei consumatori; i rincari alla pompa si traducono infatti in una maggiore spesa, solo per i rifornimenti di carburante, pari a +312 euro annui a famiglia”.