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martedì 28 Marzo 2023

Borsa, pesa la stretta cinese sui titoli tech. A Piazza Affari pioggia di vendite sui bancari

Wall Street timidamente in rialzo in chiusura, dopo la diffusione dei verbali della Fed in merito alla riunione della Fomc, il comitato di politica monetaria, del 15-16 giugno scorso. Il Dow Jones ha messo a segno un +0,27%, S&P 500 un +0.34%; al contrario, resta piatto il Nasdaq 100 (+0,01%), con chiusura su 14.668,90 punti. Situazione contraria per Tokyo, in ribasso dello 0,90%, Nikkei 225 (-0,88%) e pesante per Hong Kong che segna -2,9%. In lieve calo Shenzhen, che archivia la giornata sotto la parità (-0,38%). Discesa moderata per l’euro contro la valuta nipponica. con una variazione del -0,21% rispetto alla seduta precedente. Sul forex, l’euro/dollaro consolida a 1,18.

A pesare sul sentiment delle Borse asiatiche è il sell-off delle azioni tecnologiche a Hong Kong, su cui pesa la stretta cinese sulle Big Tech per contrastarne il monopolio. Il giro di vite sui titoli tech pesa anche per le Borse europee, che dopo i rialzi di ieri, sono nuovamente in forte “rosso”. Spicca la prestazione negativa di Parigi del 1,02%, Londra, che segna un -0,95% e Francoforte, che scende dello 0,86%.

Le incertezze legate alla diffusione della variante Delta e l’attesa nervosa per le decisioni della Bce sui tempi di un eventuale tapering e sui risultati di una strategy review durata 18 mesi.

Intanto, i prezzi del petrolio si confermano sotto pressione a causa del fallimento dei colloqui dell’Opec+ e l’aumento dei casi di Covid a livello globale. Il petrolio è debole con il Brent a 73 dollari e il Wti a 71 dollari al barile.

Mattinata decisamente negativa sul mercato azionario italiano che accusa una brusca flessione. Alle 09.45 il FTSEMib era in flessione dell’1,89% a 24.808 punti, mentre il FTSE Italia All Share perdeva l’1,82%. Segno meno anche per il FTSE Italia Mid Cap (-1,42%) e per il FTSE Italia Star (-1,16). A Piazza Affari vendite sui bancari con Banco Bpm -2,30% in coda al listino seguito da Banca Generali. Seduta di nuovo debole per Telecom Italia -1,91% che risente non solo dei dubbi sui tempi della rete unica ma anche della decisione dell’Antitrust di avviare un’istruttoria sul gruppo delle tlc e Dazn per l’accordo sui diritti del calcio di Serie A, «che potrebbe determinare distorsioni alla concorrenza». Stellantis, che nelle prossime ore terrà l’Elettrification Day per svelare le sue strategie, accelera al ribasso e perde il 2,97% a 16,1 euro.

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