Una partenza un po’ fiacca questa mattina per le principali piazze europee. Alle 9.45 il FTSEMib scende dello 0,16% a 25.011 punti, il Mid Cap a -0,37%, mentre lo Star segna +0,11%.
Deboli il CAC 40 -0,70% di Parigi, il DAX 30 -0,28% di Francoforte, l’IBEX 35 -0,45% di Madrid e l’AEX -0,20% di Amsterdam. Non bene anche per Londra, con il Ftse 100 che segna -0,46%.
Nell’ultima seduta della scorsa settimana, i principali indici azionari statunitensi si sono mossi in territorio positivo: il Dow Jones ha messo a segno un progresso dell’1,3% a 34.870 punti, mentre l’S&P500 ha registrato un rialzo dell’1,13% a 4.370 punti. Segno più anche per il Nasdaq, con +0,98% a 14.702 punti.
In scia di questi risultati anche il dollaro si rafforza contro le principali monete: il cambio con l’euro cede lo 0,02% e scende a 1,1867, la sterlina perde lo 0,06. Dollaro/ yen segna un + 0,08%.
Seduta molto positiva anche per le Borse asiatiche, trainate dal Nikkei (+2,02%), a cui seguono Shanghai (+0,46%) e Hang Seng (+0,33%).
Per quanto riguarda il comparto obbligazionario, il rendimento del Btp decennale perde l’1,37% a 0,754%, mentre quello del Bund è poco mosso a -0,2945%.
L’oro perde lo 0,60% e scende a 1.799 dollari l’oncia, mentre il petrolio subisce una correzione dopo venerdì: il Wti scende dello 0,42% a 74,24 dollari al barile, di pari passo con il Brent, che cede lo 0,44% e si porta a 75,25.
A Piazza Affari brilla Amplifon che segna un +2,6%, anche per aver annunciato in mattinata la sottoscrizione di un accordo per l’acquisizione di Bay Audio. Il settore bancario invece soffre un po’ con Banca popolare di Sondrio che scende a -1,73%, Banco Bpm (-1,73%), Unicredit (-1,36%) e Bper (-1,3%).