Per i mercati europei la giornata chiude così com’era iniziata: in rosso. Milano perde lo 0,76% scivolando sotto quota 26000, a 25861.53 punti, seguita da Francoforte che chiude le contrattazioni a -0,42% a 15793.620 punti e Parigi con -0,16% a 6666.03 punti. Chiude in negativo anche Londra in flessione dell’0,35% a 7124.99 punti, così come Amsterdam (-0,21% a 780.31 punti). Rosso più deciso per Madrid, che perde lo 0,94% a 8892.70 punti.
Partenza negativa anche per Wall Street: il Dow Jones perde lo 0,19% a 35338.49 punti, l’S&P 500 lo 0,31% a 4482.25 punti, mentre il Nasdaq è in flessione dello 0,26% a 15003.18 punti. Oggi le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono aumentate 4 mila unità a quota 353 mila, peggio di quanto previsto dagli analisti che prevedevano circa 350 mila unità.
Nell’obbligazionario, il rendimento del Treasury è stabile a 1,351% (+0,5%) e quello del Bund è a -0,415% (+0,36%). Il tasso del Btp al 2031 scende dell’1,04% a 0,665%; lo spread è in area 108 punti base.
Il petrolio è in discesa: il Wti tratta a 67,62 dollari il barile (-1,10%), mentre il Brent scambia a 70,51 (-1,05%).
Nel valutario l’euro un po’ debole (-0,08%) e scambia a 1,1761, mentre più forte nei confronti della sterlina (+0,35%) e scambia a 0.8579. Il dollaro acquista terreno sullo yen (+0,11%), dove scambia a 110.11, mentre la moneta britannica perde terreno (+0,40%) sul biglietto verde e scambia a 1.3708.
A Piazza Affari, in negativo le utility: Enel perde l’1,07%, seguita da Hera (-0,89%) e A2A (-0,32%); le vendite hanno penalizzato anche il comparto bancario: Bper ha perso l’1,31%, Banco Bpm l’1,29%, Intesa Sanpaolo l’1,09% e Unicredit l’1,02%. Bene invece Azimut, in rialzo dello 0,81%.
Ancora vendite sul comparto del lusso con Moncler -0,73% e oltre il Ftse Mib, Tod’s -2,77% e Brunello Cucinelli -2,4%, mentre Salvatore Ferragamo ha guadagnato l’1,05%.