Si consolida il rialzo per i listini europei: Milano chiude le contrattazioni guadagnando lo 0,64% a 25736.84 punti. La seguono Francoforte in rialzo dello 0,77% e Parigi dello 0,80% a 6560.80 punti. Molto bene anche Madrid (+1,25% a 8879.40 punti), Amsterdam (+0,28% a 775.84 punti)e Londra, con 1,14% a 7108.17 punti.
Anche a Wall Street la situazione sembra abbastanza serena: il Dow Jones guadagna lo 0,58%, l’S&P 500 lo 0,47% e il Nasdaq segna +0,17%. I rendimenti dei Treasury sono diminuiti dopo che la Fed ha assunto una posizione più aggressiva, mentre il tasso decennale scende all’1,520% dall’1,536% di ieri. In calo anche il rendimento del Btp decennale allo 0,823%, mentre lo spread Btp/Bund si attesta a 103 punti.
Sul fronte commodities, in leggero aumento il petrolio, con il Wti che tratta a 75,47 dollari al barile (+0,28%) e il Brent a 78,45 dollari (+0,19%); il dipartimeto dell’energia degli Usa ha dichiarato che le scorte settimanali di greggio Usa sono risultate pari a 418,542 milioni di barili, in crescita di 4,578 milioni di barili rispetto alla settimana precedente (-2,5 milioni il consenso). In discesa invece l’oro (-0,38%) che scambia a 1.731 dollari l’oncia.
Nel valutario l’euro in caduta sul dollaro (-0,61%) e scambia a 1,1611, mentre in leggero rialzo nei confronti della sterlina (+0,17%) e scambia a 0.8641. Il dollaro in rialzo sullo yen (+0,30%), dove scambia a 111.84, mentre la moneta britannica in decisa discesa (-0,72%) sul biglietto verde e scambia a 1.3436.
In testa al Ftse Mib hanno chiuso Unicredit +3,73%, Leonardo +2,84%. Gli acquisti hanno premiato anche Mediobanca +2,73%.
Forti vendite per Telecom Italia (-2,78%), Terna (-0,92%) e Azimut (-0,72).