Milano – L’autorità di vigilanza cipriota, Cyprus Securities and Exchange Commission ha comunicato di aver provveduto a sospendere l’autorizzazione ad operare come impresa di investimento in capo a Ftx Eu a partire dall’11 novembre 2022. Lo si apprende dalla Newsleter della Consob. Di conseguenza, in virtù del cosiddetto “passaporto europeo” “la sospensione ha effetto in tutta la Ue”, si legge in una nota della Consob italiana. “In virtù del cosiddetto “passaporto europeo” – spiegano dalla Consob – l’autorizzazione rilasciata da una delle 27 autorità nazionali di vigilanza sui mercati finanziari, abilita l’impresa autorizzata ad operare in tutti i Paesi della Ue. Di conseguenza anche la sospensione ha effetto in tutta la Ue”. Durante tutto il periodo di sospensione dell’autorizzazione, l’impresa non può svolgere servizi di investimento nei confronti della clientela, né può eseguire nuove operazioni con la clientela, fatte salve eventuali richieste di restituzione delle disponibilità e di strumenti finanziari, né può accettare nuova clientela.
E’ l’ultimo atto dell’odissea dell’exchange di criptovalute FTX, dopo che ha avviato le procedure per dichiarare fallimento negli Stati Uniti, il cosiddetto Chapter 11. La mossa è arrivata pochi giorni dopo che il rivale più grande Binance ha fatto marcia indietro sui suoi piani per acquisirla, dopo una crisi di liquidità dovuta al ritiro di fondi da parte dei clienti, e tentativi di raccogliere circa 9 miliardi di dollari per far fronte alle sue necessità. Il CEO Sam Bankman-Fried, multimiliardario trentenne, si è dimesso dalla carica ed è stato sostituito dall’esperto di ristrutturazioni aziendali John J. Ray III, anche se il numero uno uscente rimarrà per assistere nella transizione. “Il sollievo immediato del Chapter 11 è appropriato per fornire al gruppo FTX l’opportunità di valutare la propria situazione e sviluppare un processo per massimizzare i recuperi per le parti interessate”, ha affermato Ray in una dichiarazione della società pubblicata di recente su Twitter.
“FTX dispone di risorse preziose che possono essere amministrate in modo efficace solo in un processo organizzato e congiunto – ha proseguito -. Voglio garantire a ogni dipendente, cliente, creditore, contraente, azionista, investitore, autorità governativa e altre parti interessate che condurremo questo sforzo con diligenza, completezza e trasparenza”. Ray ha sottolineato che “le parti interessate dovrebbero capire che gli eventi sono stati in rapido movimento e che il nuovo team è stato coinvolto solo di recente”. I guai, però, non finiscono qui. All’indomani della richiesta di ricorso alla bancarotta assistita, la piattaforma di scambio ha denunciato un ‘buco’ di milioni di dollari in token in un giorno. Nel dettaglio, la società di analisi blockchain Nansen ha affermato di aver registrato deflussi di 659 milioni di dollari da Ftx International e Ftx US nelle ultime 24 ore. Una società di analisi blockchain separata, Elliptic, ha riferito che circa 473 milioni di dollari di criptovalute sono stati “spostati fuori dai portafogli Ftx in circostanze sospette questa mattina presto”, ma che non ha potuto confermare che i token fossero stati rubati.
Il sito specializzato in scambio di criptovalute Kraken ha dichiarato: “Possiamo confermare che il nostro team è a conoscenza dell’identità dell’account associato all’hacking Ftx in corso e ci impegniamo a collaborare con le forze dell’ordine per garantire che abbiano tutto ciò di cui hanno bisogno per indagare sulla questione”. Il fallimento non è passato inosservato nemmeno alla Casa Bianca. In un’intervista a Bloomberg News, il segretario del Tesoro statunitense Janet Yellen ha sottolineato che “la debacle mostra l’esigenza di regole e la debolezza dell’intero settore”. E ha spiegato: “L’idea che si possano usare i depositi dei clienti di una borsa e prestarli a un’impresa separata che si controlla per fare investimenti a leva e rischiosi non è consentita”. Il timore è quello di un maxi effetto domino ad altre società cripto che porterebbe inevitabilmente a una crisi del settore e a volatilità sui mercati. Secondo Ftx ci sono stati “accessi non autorizzati”, un attacco hacker insomma.
A denunciarlo su Twitter Ryne Miller, consigliere generale della società negli Stati Uniti, che ha anche assicurato che la piattaforma sta accelerando il processo di trasferimento di tutti gli asset digitali in un deposito offline “per mitigare i danni” derivati “dall’osservazione di transazioni non autorizzate”. Nel weekend Miller ha riferito di “un’indagine su anomalie con movimenti di portafoglio relativi al consolidamento dei saldi valutari tra gli scambi” e ha fatto riferimento a “fatti poco chiari, perche’ altri movimenti non sono chiari”. Ftx, fino a 10 giorni fa considerata la seconda piattaforma di criptovaluta più grande al mondo e con un valore di circa 32 miliardi di dollari, ha subito una disfatta fulminea. Un documento che Bankman-Fried ha condiviso con gli investitori giovedì ed è stato esaminato da Reuters ha mostrato che la piataforma aveva 13,86 miliardi di dollari di passività e 14,6 miliardi di attività. Tuttavia, solo 900 milioni di dollari di quei beni erano liquidi, portando alla crisi di liquidità che si è conclusa con la dichiarazione di fallimento della società.
Nella dichiarazione di fallimento, Ftx ha indicato di avere oltre 100 mila creditori, attività comprese tra 10 e 50 miliardi, passività comprese tra 10 miliardi e 50 miliardi. Insomma, un bel pasticcio, che ha mendato in fibrillazione il mercato delle criptovalute, col bitcoin che ha perso quasi il 6%, sprofondando a 16.800 dollari, dai 68.000 del livello record di un anno fa. Ftx ha visto il proprio capitale, economico e di reputazione, dissolversi in pochi giorni, passando da una valutazione di 32 miliardi alla bancarotta. Secondo il Financial Times, vi sarebbero stati problemi già dovuti a errori sulle parti elencate nella richiesta di accesso al tribunale fallimentare. Ma soprattutto i clienti (e i creditori) corrono il rischio di “pesanti perdite”, scrive il quotidiano, sia per le cripto, sia per i fondi affidati al portale.
Le passività di Ftx Trading Limited, la società che controlla il portale di scambi, ammontano complessivamente a 8,9 miliardi di dollari. Il gruppo è sotto inchiesta dalla Securities Exchange Commission e dal Dipartimento di Giustizia di New York, secondo il New York Times, che cita fonti che hanno familiarità con il dossier. E la caduta in disgrazia si è estesa all’Nba, con i Miami Heat che hanno annunciato che il loro stadio, l’Ftx Arena, sta per cambiare nome. Dalla sua fondazione nel 2019, Ftx ha raccolto oltre 2 miliardi di dollari dai principali investitori tra cui Sequoia, SoftBank, BlackRock e Temasek. A gennaio, la piattaforma aveva raccolto 400 milioni di dollari dagli investitori con una valutazione da 32 miliardi.
L’avvio delle procedure di fallimento controllato è un nuovo terremoto per il mondo delle criptovalute, dopo che i casi Celsius e Terra-Luna avevano già minato la fiducia nei crypto-asset e aumentato le probabilità di una maggiore regolamentazione del settore. Il Bitcoin ha perso circa il 20% nell’ultima settimana. Ethereum mostra un ribasso del 24%. La situazione è preoccupante anche se si guarda all’importante elenco di investitori di FTX, che comprendevano giganti come Sequoia Capital, BlackRock, Tiger Global Management e SoftBank. All’inizio di quest’anno, FTX era stata valutata 32 miliardi di dollari.