Le aspettative per la riunione della BCE di questa settimana sono cresciute in seguito ai commenti di vari membri del Consiglio direttivo nelle ultime settimane, che hanno aperto alla possibilità di ridurre gli acquisti del PEPP. Questo ha portato a un cedimento dei rendimenti dei Bund tedeschi in vista della riunione e a un irripidimento della curva, dovuto alle aspettative del mercato.
A tal proposito il commento di Mohammed Kazmi, portfolio manager e macro Strategist, Union Bancaire Privée (UBP) risponde a cosa dobbiamo aspettarci dal meeting di domani della BCE.
“Alla luce delle condizioni finanziarie allentate, della resilienza della crescita dell’Eurozona a dispetto della diffusione della variante Delta e del probabile aggiornamento delle previsioni di crescita, prevediamo che durante la riunione verrà annunciata una qualche forma di tapering “soft” agli acquisti del programma PEPP.
Detto questo, al momento dell’annuncio potremmo anche non assistere a una vasta reazione nei rendimenti dei Bund, poiché questa mossa era già stata lasciata trapelare da vari membri del Consiglio direttivo. Inoltre, qualsiasi aggiustamento del PEPP sarà probabilmente accompagnato da un linguaggio dovish da parte del presidente Lagarde, che è improbabile che spaventi i mercati e discuta la fine del PEPP, dal momento che comunque resta l’esigenza di mantenere condizioni di finanziamento allentate.
Per quanto riguarda il nostro posizionamento, continuiamo a mantenere un orientamento verso le duration corte in tutti i portafogli, poiché vediamo spazio per un aumento dei tassi d’interesse a livello globale man mano che superiamo il picco di quest’ondata di variante Delta, e poiché la campagna vaccinale sembra aver spezzato la consequenzialità tra contagi e i ricoveri, impendendo così il ripetersi di lockdown rigidi. Questo ci dà maggiore fiducia nelle prospettive di crescita e dovrebbe permettere al settore dei servizi di guidare la ripresa da qui in poi, mentre le economie continuano a riaprire.
Alla luce di tutto quanto è ora già prezzato per la BCE, preferiamo esprimere questo bias verso le duration corte nei confronti degli Stati Uniti, dove l’economia si trova in una fase più matura del ciclo di crescita e inflazione, dove la svolta hawkish della Fed potrebbe durare più a lungo dell’aggiustamento del tapering scelto dalla BCE, dal momento che qualsiasi discussione sui rialzi dei tassi della BCE è ancora lontana diversi anni”.