La Banca centrale europea spera di raggiungere il suo obiettivo di inflazione del 2% entro il 2025, sulla base di modelli interni inediti che suggeriscono che è sulla buona strada per aumentare i tassi di interesse in poco più di due anni.
Questo sarebbe almeno un anno prima di quanto la maggior parte degli economisti si aspetta che la BCE aumenti il tasso di deposito da un minimo storico di meno 0,5 per cento.
Queste indiscrezione le avrebbe dichiarate il capo economista della stessa Bce, Philip Lane che, stando a quanto ha rivelato il Financial Times, avrebbe fornito informazioni di politica monetaria non ufficiali nel corso di una riunione privata con alcuni economisti di banche tedesche.
È probabile che le previsioni interne intensifichino il dibattito sulla rapidità con cui le principali banche centrali ritireranno i massicci programmi di stimolo che hanno lanciato per contrastare la pandemia lo scorso anno e quando inizieranno ad aumentare i tassi in risposta all’aumento dell’inflazione.
Mentre alcuni analisti prevedono che la Federal Reserve statunitense potrebbe iniziare ad aumentare i tassi di interesse il prossimo anno se l’economia continua a riprendersi dalla pandemia, la maggior parte si aspetta che la BCE lo faccia molto più tardi.
La BCE pubblica solo le previsioni economiche per i prossimi tre anni, aggiornandole con cadenza trimestrale. Ma il suo staff compila anche uno “scenario di riferimento a medio termine”, che guarda al futuro di altri cinque anni e generalmente non viene reso pubblico. Lane ha detto agli economisti tedeschi che questo scenario ha mostrato una ripresa dell’inflazione al 2% poco dopo la fine del suo periodo di previsione di tre anni.
Inizialmente la BCE avrebbe rifiutato di commentare, ma all’uscita dell’articolo del quotidiano britannico ha dichiarato:
“Lane non ha riferito in alcuna conversazione con gli analisti che l’area euro centrerà l’inflazione del 2% dopo la fine dell’orizzonte di proiezioni della Bce”. Il portavoce di Francoforte ha continuato, affermando che “la conclusione a cui è giunta l’Ft, ovvero quella secondo cui l’aumento dei tassi di interesse potrebbe verificarsi già nel 2023, non è in linea con la nostra forward guidance. Lane è stato chiaro nel dire, in un evento ufficiale di mercoledì che, grazie alla persistenza con cui assicurerà un livello elevato di stimoli monetari, la Bce potrà raggiungere il suo target del 2% nel corso del tempo, senza menzionare una data specifica”.