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domenica 28 Maggio 2023

BCE, per Lagarde “è molto improbabile” che i tassi aumenteranno nel 2022

È molto improbabile che la Banca centrale europea alzi i tassi di interesse l’anno prossimo dato che l’inflazione rimane comunque troppo bassa: questo è quanto dichiarato dalla presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde, respingendo le scommesse di mercato per una mossa già dal prossimo ottobre.

“Nella nostra guida ai tassi di interesse, abbiamo articolato chiaramente le tre condizioni che devono essere soddisfatte prima che i tassi possano essere alzati”, avrebbe detto a un evento a Lisbona secondo quanto riportato da Reuters. “Nonostante l’attuale impennata dell’inflazione, le prospettive per l’inflazione a medio termine rimangono contenute, quindi è molto improbabile che queste tre condizioni vengano soddisfatte l’anno prossimo“. I commenti di Lagarde arrivano dopo che la scorsa settimana non è riuscita a respingere le aspettative del mercato.

“I tassi di interesse di mercato sono aumentati nelle ultime settimane, principalmente a causa di una maggiore incertezza del mercato sulle prospettive di inflazione, di ricadute dall’estero sulle aspettative sui tassi ufficiali nell’area dell’euro e di alcune domande sulla calibrazione degli acquisti di attività in un periodo post-pandemia. mondo”, ha detto Lagarde. Lagarde ha anche respinto il recente aumento dei rendimenti, avvertendo che la BCE continuerà a utilizzare gli acquisti di asset di emergenza per mantenere bassi i costi di finanziamento.

Un indebito inasprimento delle condizioni di finanziamento non è auspicabile in un momento in cui il potere d’acquisto è già schiacciato da bollette più elevate per l’energia e il carburante e rappresenterebbe un ingiustificato vento contrario per la ripresa”, ha affermato.

La BCE e gli investitori finanziari sono stati in disaccordo sul probabile percorso dell’inflazione, la singola metrica più importante che guida la politica. Mentre la BCE vede la crescita dei prezzi in calo da livelli superiori al 4% ora al di sotto del suo obiettivo del 2% il prossimo anno, gli investitori scommettono su pressioni sui prezzi più durevoli che innescherebbero un inasprimento della politica. Il problema è che l’incertezza sull’inflazione è insolitamente alta e persino Lagarde ha ammesso la scorsa settimana che il picco attuale sarà più alto e più lungo del previsto.

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