Secondo il Bollettino economico pubblicato oggi da Banca d’Italia, se il quadro sanitario nazionale e globale continua a migliorare, il deciso sostegno della politica di bilancio prosegue e le condizioni finanziarie si mantengano favorevoli, il prodotto interno lordo accelererebbe in misura significativa dal terzo trimestre, con un rialzo del 5,1% contro il +4,9-5% previsto a giugno e la crescita attorno al 5% stimata dal governatore Visco due settimane fa. A medesime condizioni, la crescita proseguirebbe nel 2022 con un +4,4% e nel 2023 con un +2,3%.
“Nel primo trimestre del 2021 il PIL è salito dello 0,1 per cento nel confronto con il periodo precedente con una significativa revisione al rialzo rispetto alla stima preliminare dell’Istat, e in linea con la valutazione di sostanziale stazionarietà fornita in aprile sulla base dei nostri indicatori ad alta frequenza”, si legge nel rapporto.
L’accelerazione della campagna di vaccinazione e il conseguente allentamento delle misure di restrizione hanno contribuito a sostenere la ripresa dell’economia italiana. Sulla base dell’insieme dei modelli utilizzati Banca d’Italia ipotizza che nel complesso del secondo trimestre la crescita del PIL rispetto ai tre mesi precedenti sia stata superiore all’1 per cento, con un incremento del valore aggiunto diffuso a tutti i settori.
“In aprile la produzione industriale è aumentata per il quinto mese consecutivo, per poi tornare a ridursi in maggio; tenendo conto delle nostre stime per giugno, nel secondo trimestre sarebbe cresciuta dell’1,3 per cento, un tasso prossimo a quello del primo. Segnali coerenti con questa previsione emergono dagli indicatori disponibili con tempestività, quali i consumi di elettricità e di gas a uso industriale e il traffico autostradale. Nel complesso del periodo la fiducia delle imprese industriali ha registrato un miglioramento che ha interessato tutte le componenti l’indice PMI ha raggiunto il livello più elevato dall’inizio dell’indagine (giugno 1997)”.