Un secondo trimestre dell’anno con utili quasi triplicati per Bank of America, che ha annunciato di aver riportato $8,96 miliardi, o $1,03 per azione, rispetto ai $3,28 miliardi, o 37 centesimi per azione, dello stesso periodo dell’anno scorso.
Gli utili hanno battuto le stime, con gli analisti intervistati da Factset che avevano previsto un eps di 77 centesimi.
Diversa la situazione per il fatturato sceso del 4% a 21,6 miliardi di dollari, poco meno della stima di 21,8 miliardi di dollari. Il margine di interesse netto, inoltre, è sceso anch’esso, in flessione del 6% a $10,2 miliardi, inferiore ai $10,4 miliardi attesi.
La società ha affermato che le entrate sono diminuite del 4% rispetto all’anno precedente, trainate da un calo del 6% del margine di interesse dovuto a tassi di interesse più bassi. Anche i minori ricavi commerciali e l’assenza di un guadagno di $ 704 milioni un anno prima hanno colpito le entrate.
Il cfo Paul Donofrio nel comunicato pubblicato dalla banca ha voluto sottolineare che “nonostante la continua sfida dei bassi tassi di interesse, la diversità e le posizioni di leadership delle otto linee di business ha permesso di beneficiare di una ripresa economica più rapida in questo trimestre”. I saldi totali dei prestiti sono cresciuti per la prima volta dal primo trimestre del 2020 anche se si sono registrati i tassi di perdita di credito più bassi degli ultimi 25 anni. “Allo stesso tempo, il nostro bilancio rimane una fonte di forza, come supportato dalla nostra performance nel più recente stress test, che hanno evidenziato un significativo eccesso di capitale. Abbiamo restituito quasi 6 miliardi di dollari questo trimestre in dividendi e azioni comuni e prevediamo di restituire un importo maggiore nei prossimi trimestri”.
Le azioni di Bank of America sono aumentate del 31% quest’anno prima di mercoledì, superando il guadagno del 16% dell’indice S&P 500.