Milano – Tassi sui nuovi mutui stabili ad agosto, mese tradizionalmente con poche operazioni, con i rialzi decisi dalla Bce che si rifletteranno nei dati dei prossimi mesi autunnali. Secondo il rapporto mensile Abi ad agosto il tasso medio sui nuovi finanziamenti immobiliari (che sintetizza quelli fissi e variabili) è stato del 2,13% contro il 2,15 del mese precedente restando sui livelli di febbraio 2017. Lo scorso anno, nell’agosto 2021, era pari all’1,46%. “Restiamo su livelli storicamente bassi” spiega il vice dg Gianfranco Torriero.
Prestiti al settore privato, intanto, ancora in crescita ad agosto con un +4,1% rispetto a un anno fa. E’ quanto emerge dal consueto rapporto mensile sempre dell’ABI, elaborato sulla base dei dati pubblicati dalla Banca d’Italia e diffuso ieri. Più in dettaglio, i prestiti alle imprese a luglio hanno registrato un aumento del 3,7% su base annua e quelli alle famiglie un aumento del 4% rispetto all’anno precedente. I tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento permangono su livelli bassi: il tasso medio sul totale dei prestiti si attesta al 2,32% dal 2,25% del mese, nonostante l’aumento di 50 punti base operato dalla BCE e resta distante rispetto al 6,18% del 2007; il tasso medio praticato alle imprese è all’1,26% dall’1,31% il mese precedente (5,48% a fine 2007); il tasso medio sui mutui è al 2,13% dal 2,15% il mese precedente (5,72% a fine 2007).
La qualità del credito si conferma buona. Le sofferenze nette sono pari 16,8 miliardi di euro, in aumento di circa 0,8 miliardi di euro rispetto al mese precedente e in calo di circa 1 miliardo rispetto a luglio 2021 e di 72,1 rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi). Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è pari allo 0,95% a luglio 2022, (era 1,03% a luglio 2021, 1,41% a luglio 2020 e 4,89% a novembre 2015). La dinamica della raccolta diretta complessiva (depositi e obbligazioni) risulta in crescita del 2,4% su base annua. I depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati del 3,4% su base annuale, mentre la raccolta a medio e lungo termine tramite obbligazioni è scesa del 5,7%. Il tasso di interesse medio sul totale della raccolta bancaria da clientela è in Italia dello 0,46%, (0,45% nel mese precedente): tasso praticato sui depositi allo 0,32% tasso sui PCT allo 0,84% rendimento delle obbligazioni all’1,81%.