Questa notte si è spento all’età di 81 anni, Ennio Doris, fondatore e presidente onorario di Banca Mediolanum. A dare il triste annuncio la moglie Lina Tombolato e i figli Sara e Massimo.
“Per oltre 40 anni – si legge in una nota – è stato indiscusso protagonista della grande finanza italiana nonché imprenditore, banchiere e fondatore di Banca Mediolanum, una delle più importanti realtà del panorama bancario nazionale presente anche in Spagna, Germania e Irlanda”.
Ennio Doris, dal sogno di mediatore di bestiame a consulente finanziario
Ennio Doris nasce a Tombolo il 3 luglio del 1940. Da bambino sogna di diventare mediatore di bestiame come il padre, ma all’età di 10 anni si ammala di nefrite e si concentra così sugli studi. Dopo il diploma in ragioneria, inizia la carriera lavorativa presso la Banca Antoniana di Padova nella filiale di San Martino di Lupari (Padova) dove lavora dal 1960 al 1968, per diventare poi direttore generale delle officine meccaniche Talin di Cittadella (Padova) insieme all’industriale Dino Marchiorello, personaggio chiave nella vita di Ennio Doris.
Ennio Doris intuisce però che, per guidare la propria vita, deve scegliere di diventare imprenditore. Vede l’amico Gianfranco Cassol fare il promotore e così nel 1969 inizia anch’egli l’attività nel campo della consulenza finanziaria presso Fideuram, occupandosi di gestione dei risparmi delle famiglie e, dal 1971 al 1981.
Ennio Doris: “Ho capito che dovevo essere utile alle persone”. Nel 1995 nasce Banca Mediolanum
Durante quei primi importanti anni di esperienza sono innumerevoli gli incontri con clienti che gli affidano il loro “denaro che viene dal sudore e dal sacrificio” come ricorda lo stesso Ennio Doris. E’ in particolare decisivo l’incontro e il dialogo di una sera con un falegname che sceglie di investire una somma più che ragguardevole: 10 milioni di lire di circa quarant’anni fa. “Signor Doris, sa cosa le ho dato?” mi domanda il falegname “Sì, 10 milioni”, rispondo io. “No, si sbaglia”, mi dice. Mi fa vedere i calli impressionanti della mano destra e aggiunge: “le ho dato questi! E si ricordi che io non posso permettermi di ammalarmi, perché altrimenti la mia famiglia non va avanti”. Quell’incontro segna per sempre la sua vita professionale. “Lì ho capito quello che dovevo fare: aver successo non perché sono bravo a vendere qualcosa, ma perché sono utile alle persone. Per farlo, però, devo avere a disposizione tutti gli strumenti necessari, compresi quelli bancari”, per realizzare quel progetto imprenditoriale in grado di offrire ai clienti risposte a tutti i bisogni finanziari delle persone.
Così, nel febbraio 1982, dopo l’incontro a Portofino con Silvio Berlusconi e con il supporto imprenditoriale e logistico del Gruppo Fininvest, Ennio Doris fonda Programma Italia, la prima rete di consulenti globali nel settore del risparmio. Inventa così un nuovo modo di fare banca, avvicinando la finanza alle persone e creando un modello industriale precursore dei tempi.
Nel 1995 nasce Mediolanum S.p.A., la holding a cui fanno capo tutte le società del conglomerato del Gruppo, e questa riorganizzazione permette la quotazione in Borsa nel 1996 e, nel 1998, l’ingresso nel listino Mib30.
Fino allo scorso 3 novembre 2021 Ennio Doris ha ricoperto la carica di presidente di Banca Mediolanum, giorno nel quale è stato nominato, a seguito di delibera assembleare, Presidente Onorario.
Sposato dal 1966 con Lina Tombolato, Ennio Doris lascia due figli – Massimo e Sara – e sette nipoti: Agnese, Alberto, Anna, Aqua, Davide, Luna Chiara e Sara Viola.
Addio Ennio Doris, tanti i messaggi di cordoglio dal mondo politico e imprenditoriale italiano
Diversi i messaggi di cordoglio da parte di esponenti della politica e dell’imprenditoria.
“Ci ha lasciato Ennio Doris. Un grande uomo, un grande imprenditore, un grande patriota, un grande italiano“. Così Silvio Berlusconi in una nota di cordoglio per la scomparsa di Ennio Doris. “Un uomo generoso, altruista, sempre attento agli altri, sempre vicino a chi aveva bisogno. Ci mancherà molto, mi mancherà moltissimo. A Massimo, a Sara, a Lina la mia vicinanza e tutto il mio affetto”.
“Con Ennio Doris se ne va un grande innovatore, un ottimo imprenditore propugnatore di una finanza a misura di cittadino. Ma soprattutto una persona perbene. Una preghiera ti accompagni, caro Ennio”. Così Antonio Tajani, coordinatore Nazionale di Forza Italia, su Twitter ricorda il fondatore e presidente onorario di Banca Mediolanum.
“Ennio lo conoscevo, se ne va un pezzo di storia, un’icona nazionale, un galantuomo”. Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia.
“Ci ha lasciato Ennio Doris, tra i protagonisti del mondo del risparmio italiano e fondatore di Banca Mediolanum. Una persona per bene, un imprenditore capace di innovare il settore bancario e che Milano non dimenticherà” scrive su Twitter Beppe Sala, sindaco di Milano.