Volkswagen starebbe valutando la possibilità di tagliare fino a 30.000 posti di lavoro per ridurre i costi e migliorare la competitività, secondo quanto riportato mercoledì dal quotidiano tedesco Handelsblatt, il quale ha riferito dell’ultimo Consiglio di Sorveglianza di Volkswagen (VW). In questo contesto il ceo Herbert Diess avrebbe prospettato una riorganizzazione del gruppo nel quale potrebbero essere tagliati fino a 30.000 posti di lavoro nei 4 marchi di proprietà VW.
«I consiglieri si sono sentiti presi alla sprovvista» riferisce il giornale, perchè nessuno tra i rappresentanti del Consiglio di fabbrica, sindacato, Land della Bassa Sassonia e della famiglia Porsche/Piech aveva previsto quanto avrebbe detto Diess in riunione.
Un portavoce del consiglio dei lavoratori della Volkswagen ha affermato che, sebbene non commenteranno le speculazioni sul fatto che Diess abbia fatto i commenti, “una riduzione di 30.000 posti di lavoro è assurda e priva di fondamento”.
Ad ogni si tratterebbe di uno degli scenari possibili per fronteggiare il futuro del gruppo dell’auto e il passaggio all’auto elettrica, dato che la casa automobilistica tedesca starebbe valutando di elencare la sua attività di ricarica per auto ed energia oltre ai piani esistenti di IPO per la sua divisione batterie. Lo Chief Technology Officer Thomas Schmall ha affermato in un’intervista al Manager Magazine che non è stato ancora deciso nulla e che probabilmente ci vorranno fino a due anni prima che le nuove società vengano costituite e siano effettivamente pronte per il mercato azionario.
Il titolo non sembra aver affatto avvertito ripercussioni dopo le dichiarazioni del ceo.