La banca centrale australiana ha deciso di mantenere fermi i tassi di interessi ai minimi storici, ovvero allo 0,1% come previsto martedì, confermando però i piani per ridurre il suo massiccio programma di acquisto di obbligazioni a partire da questo mese.
“La ripresa dell’economia australiana è stata interrotta dalla diffusione della variante Delta e dalle relative restrizioni all’attività”, ha affermato il Governatore Philip Lowe, spiegando “l’epidemia sta colpendo gran parte dell’economia, ma l’impatto è irregolare, con alcune aree che affrontano condizioni molto difficili, mentre altre continuano a crescere in modo sostenuto”.
La Reserve Bank of Australia (RBA) ha dichiarato che taglierà gli acquisti di obbligazioni a 4 miliardi di dollari australiani (2,98 miliardi di dollari) a settimana e continuerà a questo ritmo almeno fino a metà febbraio del prossimo anno.
La banca centrale, inoltre, conta di mantenere il costo del denaro su questo livello fino a quando l’inflazione non raggiungerà un target sostenibile del 2-3%. Un obiettivo che sembra ancora piuttosto lontano, visto che il tasso annuale di crescita dei prezzi è attualmente all’1,75%.
“Si prevede che il PIL diminuirà notevolmente nel terzo trimestre ed il tasso di disoccupazione aumenterà nei prossimi mesi”, ha anticipato Lowe, quantificando l’impatto economico dei nuovi lockdown.