Vantaggi sui redditi, effetti positivi sul mercato immobiliare ma anche alcune difficoltà operative. A sei anni dall’introduzione dell’agevolazione dei “neo-residenti”, rivolta alle persone fisiche che si trasferiscono in Italia, a prescindere dallo svolgimento di una particolare attività, possiamo trarre un primo ed esaustivo bilancio sugli effetti e le ricadute sul mercato della misura.
Dalle dichiarazioni per il 2019 risultano aver compilato il quadro “NR – Nuovi residenti”; 363 soggetti (di cui 92 familiari) con un’imposta risultante pari a 35 milioni di euro. Nell’anno di imposta2021 risultano invece 690 soggetti, dunque quasi il doppio, ed il tendenziale di fine indica il superamento di 1300 neo residenti.
Buona parte di questi “molto ricchi” proviene da UK, sono “ex-res non-dom” (ex residenti non domiciliati) che abbandonano il paese principalmente a causa della Brexit e per il timore che i benefici legati allo status agevolato inglese, già ridotti in precedenza, siano ulteriormente rivisti da un prossimo governo laburista. Ci sono poi svizzeri, o ex-globalisti svizzeri, attratti dall’inferiore costo della vita, o francesi che pensano di trascorrere gli anni della pensione in serenità.
Il movimento creato sul mercato immobiliare è stato notevole, partendo da Roma e arrivando sul lago di Como con un passaggio per Capri, e l’impatto sui prezzi nel centro di Milano ha dato una ulteriore spinta a valori già in crescita.
In Banca Finnat, l’attenzione al cliente ci ha portato a rilevare l’altissima potenzialità di questi HNWI in una visione di medio-lungo termine. Partendo dall’essenziale bilinguismo e facendo uno sforzo per capire quali siano le problematiche che incontrano questi clienti, ci si rende conto che già l’apertura del conto corrente può risultare difficoltosa. Sin dalla verifica preliminare il lavoro dev’essere accurato, non è sufficiente recepire la risposta all’interpello, ma è doveroso approfondire la conoscenza del cliente, sia per il Paese d’origine sia per le strutture che caratterizzano l’organizzazione dei grandi patrimoni. Le analisi devono essere svolte con attenzione e precisione ma anche con volontà di approfondire su documenti mai in lingua italiana.
Spesso al cliente viene poi richiesto il rilascio di una fideiussione a garanzia di canoni di locazione: gli uffici crediti devono soddisfare anche queste esigenze, e farlo in tempi brevissimi.
La difficoltà operativa reale si presenta sul lato asset-management: devono essere sviluppate soluzioni tailor-made sul fronte advisory con un expertise specifica su strumenti che generino prevalentemente redditi di capitale e strumenti adatti anche ai temutissimi clienti US.
L’interconnessione e l’affidabilità con il mondo finanziario oltre-confine contribuisce all’avvicinamento di questi nuovi clienti e dei loro family office. E per coloro che non hanno un soggetto apicale a gestire i loro patrimoni la scelta spesso ricade sulla banca italiana.
A tutto ciò, relativo prettamente all’aspetto “strutturale”, si unisce l’esperienza maturata dal banker in materia di Wealth-Planning, che consente un dialogo attivo e continuo con i professionisti in materia tributaria al fine di cercare e costruire le soluzioni a misura del cliente.
In conclusione il profilo del neo residente può destare preoccupazione ma, con le dovute competenze, non lo si evita, anzi lo si accoglie con entusiasmo.